Galileo Galilei, famoso scienziato italiano, è stato il primo ad usare il cannocchiale per guardare il cielo. Sono nate così le prime forme di esplorazione dell’Universo tramite l’uso dei telescopi prima e dei satelliti dopo. Col processo tecnologico sono stati lanciati dei razzi autonomi in orbita nell’Universo per scoprire come questo sia fatto.
Abbiamo sempre pensato che l’Universo sia organizzato da tante forme di materia: un insieme di atomi di diverso tipo uniti tra loro con specifici legami che vanno a costituire oggetti nuovi e forme specifiche. E’ così che sono composti i pianeti e tutto ciò che possiamo vedere e toccare.
Esiste però un altro tipo di materia, questa è non visibile direttamente. Essa non risponde alle normali leggi elettromagnetiche, non fa passare nè genera luce. Risponde soltanto alle leggi gravitazionali: è la materia oscura. Oscura è un aggettivo particolare che pare debba cambiare presto grazie al nuovo studio giapponese.
E’ il titolo del progetto giapponese sviluppatosi nelle Hawaii dove ha sede uno dei più importanti telescopi al mondo, il Sabaru. Per il progetto è stata usata la tecnica del lens gravitazionale debole, ovvero l’individuazione della deviazione della luce. Quando la luce a un certo punto scompariva nell’Universo significava che in quelle parti è presente della materia oscura.
La luce è stata catturata anche dalle galassie più remote che nonostante la loro lontananza non sono entrate nella considerazione di materia oscura. Da ciò si può quindi affermare quanto gli studi condotti siano precisi e la mappa affidabile. Un altro punto a favore dell’affidabilità è stato il confronto totalmente positivo delle immagini con quelle recuperate dalla missione europea del satellite Plank.
Mappando circa 10 milioni di galassie, i ricercatori hanno constatato che l’Universo è formato da ammassi grandi e irregolari di materia oscura. L’intero Universo inoltre non ha una forma regolare e di densità costante ma sono infatti presenti degli abbozzi di materia oscura abbastanza frequentemente.
Gli studi sono di notevole importanza per ciò che concerne alla nascita dell’Universo, capire a cosa serva l’energia oscura, come si generi e come operi. Online è disponibile l’intero documento della ricerca.
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