La NASA ha a più riprese sottolineato l’intenzione di tornare sulla Luna; ma per farlo, ovviamente, avrà bisogno di denaro. In una recente richiesta di budget al Congresso infatti, la NASA ha esposto i suoi progetti per il futuro, avvertendo che essi avranno un costo vicino al miliardo di dollari.
L’amministrazione Trump spinge per anticipare la missione
In particolar modo, nella proposta della NASA sono stati evidenziati gli obiettivi che essa intende perseguire nel prossimo decennio, incentrati soprattutto sull’esplorazione spaziale. L’agenzia infatti non ha mai nascosto l’ambizione di tornare sulla superficie lunare, addirittura per costruire una stazione spaziale nell’orbita lunare per rendere più facile il trasporto di uomini e materiali. Tuttavia, gli astronauti non sembrano avere intenzione di aspettare la costruzione della stazione per mettere piede sulla Luna.
Invece, sperano che il Congresso possa stanziare un colossale budget a 12 cifre per sostenere la nuova missione sul nostro satellite, missione che si chiamerebbe Artemis (la sorella gemella di Apollo nella mitologia greca). Mentre la NASA originariamente sperava di iniziare la missione nel 2028, dopo il completamento della stazione lunare Gateway, l’amministrazione Trump sta invece spingendo per un atterraggio sulla Luna entro il 2024.
Ci sono delle difficoltà, ma le speranze sono buone
Questo calendario sembra però un po’ troppo “fitto“, soprattutto considerando che i partner commerciali della NASA hanno fatto registrare recentemente dei ritardi con le capsule dell’equipaggio. Queste capsule sono progettate solo per trasportare gli astronauti verso la stazione spaziale in orbita attorno alla Terra e probabilmente richiederanno importanti aggiornamenti per raggiungere la Luna. È difficile immaginare che la tecnologia possa essere pronta in tempo.
D’altra parte, va detto che la NASA è storicamente molto puntuale per quanto riguarda le scadenze; denaro permettendo, chiaramente! Perciò, se c’è qualcuno in grado di farcela, sarebbero proprio gli scienziati e gli ingegneri dell’agenzia spaziale statunitense. A quanto pare infatti, la NASA sta cercando di iniziare a collaborare con aziende come Boeing e SpaceX al fine di sfruttarne le tecnologie per realizzare la storica impresa.