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La NASA pagherà 20.000 dollari chiunque progetti il suo bagno lunare

La NASA pagherà fino a 20.000 dollari chiunque progetterà il bagno per la sua prossima missione sulla Luna, prevista per il 2024 nell’ambito del programma Artemis.

L’agenzia spaziale americana ha già lanciato il concorso per scegliere il design di quello che sarà il suo prossimo bagno lunare. Le regole del concorso sono state pubblicate su HeroX, una piattaforma digitale su cui le organizzazioni possono utilizzare il crowdsourcing per trovare soluzioni innovative.

Sebbene la Stazione Spaziale Internazionale abbia già bagni speciali per gli astronauti, la nuova missione della NASA sulla Luna richiederà un progetto speciale per lavorare in gravità lunare, che è circa un sesto di quella terrestre. La NASA è alla ricerca di idee per la creazione di un dispositivo di nuova generazione che sia più piccolo, ma ugualmente efficiente e in grado di funzionare sia in micro-gravità che in gravità lunare.

 

Il progetto

Con la gara d’appalto, l’agenzia spaziale è alla ricerca di nuovi progetti che riducano di oltre la metà la massa dei bagni di ultima generazione, da 54 a 31 chilogrammi, e riducano il loro volume del 70%, da 0,17 a 0,12 metri cubi.

La NASA ricorda che una toilette tipica pensa tra i 30 e i 60 chilogrammi, ma la complessità del funzionamento in ambienti a bassa gravità richiede più componenti, rendendo i bagni spaziali più pesanti.

L’agenzia spaziale degli Stati Uniti offre tre premi da 20.000, 10.000 e 5.000, rispettivamente, per le migliori idee. La scadenza per la presentazione dei progetti termina il 17 agosto e il vincitore finale sarà annunciato il 30 settembre.

La NASA intende raccogliere idee dal grande pubblico, che ha una visione diversa e più distante dell’ingegneria aerospaziale tradizionale.

Federica Vitale

Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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