La solitudine continua ad essere uno dei mali che affliggono la popolazione italiana, soprattutto gli anziani e in maggior misura nei mesi di chiusura forzata. Secondo una ricerca, la percentuale di persone che considerano la solitudine un problema di media o elevata gravità è cresciuta dal 78 all’83%, mentre le persone che sostengono di sentirsi sole seppur raramente sono passate dal 44 a 48%. Sicuramente molti degli utenti più smaliziati avranno pensato che “a mali estremi, estremi rimedi”, dimostrando che la solitudine si combatte con i chatbot.
Questo preoccupante dato emerge dalle analisi che Enuan, startup del settore dell’AI applicata a chat e voce, ha realizzato quest’anno. A partire dal mese di marzo, periodo in cui smart working e lockdown hanno costretto a casa milioni di italiani, le interazioni con i cosiddetti “assistenti virtuali” si sono modificate, diventando più empatiche e crescendo di oltre il 30%. Le domande che gli utenti rivolgevano più spesso a questi sistemi automatizzati riguardavano la sfera personale ed emotiva. Dettaglio curioso che fa sorridere: una persona su tre confida di non essersi resa conto di parlare con un assistente virtuale e ammette di averlo scambiato per una persona reale.
Questo dovrebbe far riflettere tutti noi sull’importanza delle relazioni sociali anche in una società come quella moderna, ormai quasi completamente assorbita dalla tecnologia e posta di fronte a sfide verso le quali si era trovata assolutamente impreparata. Tuttavia, questa nuova realtà ha senza dubbio dei risvolti positivi per le persone che non riescono o non possono avere rapporti con persone vere.
L’impiego dell’intelligenza artificiale consentirà all’utente di intavolare conversazioni sempre più soddisfacenti, in quanto sempre più vicine all’esperienza umana, e di stabilire una relazione di fiducia e confidenza che supera le barriere fisiche. Grazie a caratteristiche avanzate quali la targetizzazione e la personalizzazione, poi, il chatbot è capace di condurre conversazioni totalmente differenti a seconda del cliente con cui interagisce e potrà scegliere se utilizzare un tono informale o formale o perfino il tipo di prodotto o servizio da proporre. Inoltre, il chatbot di Enuan può utilizzare un linguaggio diverso per ciascun canale di comunicazione ed è in grado di parlare ben 20 lingue.
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