Il viaggio della sonda Cassini sta volgendo al termine, ma non sono ancora finiti i successi dell’orbiter, che un paio di mesi fa è riuscito a conquistare anche il doodle di Google.
Cassini prosegue la sua corsa tra Saturno e i suoi anelli, sorprendendo gli addetti ai lavori visto che il campo magnetico del pianeta non ne ha ancora compromesso il funzionamento. Scopriamo insieme i dettagli dell’ultima fase della missione, denominata – non a caso – Grand Finale.
Il Grand Finale della sonda Cassini
La sonda Cassini tra trascorrendo la 15esima delle 22 settimanale in orbita nello spazio tra Saturno e i suoi anelli, questa fase della missione è iniziata il 26 aprile e continuerà fino al prossimo 15 settembre, quando ci sarà l’impatto con l’atmosfera del pianeta. “Cassini si sta comportando benissimo nella fase finale del suo lungo viaggio – ha dichiarato Earl Maize della NASA – le sue osservazioni continuano a stupire e noi cerchiamo di ottenere ogni briciola di scienza che riesce a prendere”.
Gli scienziati sono emozionati e sorpresi per i dati che Cassini sta regalando nei suoi ultimi giri: “I dati che stiamo visionando sono stupefacenti come speravamo, anche se siamo al lavoro per scoprire di più su Saturno e i suoi anelli”, ha dichiarato la Project Scientist Linda Spilker. Stando ai dati catturati dal magnetometro di Cassini, il campo magnetico di Saturno risulta sorprendentemente ben allineato con l’asse del pianeta.
Questa scoperta aiuta la comprensione teorica della genesi dei campi magnetici. Cassini ha inoltre ottenuto i primi campioni di atmosfera di Saturno e dei suoi anelli, da questi campioni arriveranno importanti risposte circa composizione e struttura. Il modulo CDA dello spacecraft ha collezionato tante particelle da quando si trova nello spazio compreso tra gli anelli e il pianeta. Durante il Grand Finale, Cassini sarà in grado di inviare dati importanti circa la composizione atmosferica di Saturno.
E non è tutto, perché la fotocamera di Cassini ha lavorato duro, abbiamo visto una splendida immagine dell’alba su Saturno, ma sono tante altre le foto mozzafiato che l’orbiter ci ha regalato. Visioni ravvicinate dell’anello C e immagini del solstizio del pianeta, che si verifica ogni 15 anni, l’occhio di Cassini ha tempo per regalarci altri scatti storici. Un viaggio iniziato nel 1997, l’arrivo in orbita nel 2004, la missione Cassini-Huygens è figlia della collaborazione tra NASA, ESA e Agenzia Spaziale Italiana.
Fonte: deccanchronicle.com