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La tecnologia ha stravolto la nostra vita: smartphone affossano l’editoria tradizionale e non solo

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La tecnologia ha compiuto letteralmente passi da gigante nell’ultimo decennio, stravolgendo letteralmente la nostra idea di accesso ai contenuti e predisponendo una miniera di informazioni e servizi immediatamente disponibili nei confronti del cittadino digitale, che attraverso opportuni supporti multimediali ed interattivi hanno potuto garantire piena usabilità delle piattaforme in ogni momento ed in ogni contesto, sia in casa che fuori casa.

Di fatto, secondo le statistiche registrate in un periodo di riferimento che tiene conto del lasso temporale che intercorre tra il 2007 al 2016, la spesa di acquisto per gli smartphone ha quasi raddoppiato il suo valore, concorrendo a generare un fatturato positivo per le aziende del 190% solo nel contesto del mercato italiano.

Nel solo anno 2016, infatti, sono stati ben 22.8 i miliardi di euro spesi per l’acquisto di soluzioni mobile phone intelligenti, abbonamenti ad hoc per servizi di telefonia e traffico dati in mobilità. La tecnologia è quindi una costante cui si fa riferimento quotidianamente e verso la quale, a ragion veduta, si predispone un crescente interesse frutto di servizi e tecnologie smart d’avanguardia sia sul piano dell’hardware che delle relative feature software.

Il 14 Rapporto rilasciato dal Censis inquadra una situazione di mercato ben precisa, che si dipana ad ampio raggio convergendo su dati che manifestano un crescente interesse verso tutto ciò che è Hi-Tech. Secondo il report, infatti, tre italiani su quattro navigano in rete mentre è in crescita il valore dell’89.3% in riferimento all’utilizzo degli smartphone tra i millennials.tecnologia smart app social network

Raddoppiano anche le stime per il dato di incidenza sull’accesso alle piattaforme Mobile TV che passano in un anno dall’11.2% al 22.1%. Per quanto concerne invece le applicazioni di messaggistica ed accesso ai canali di social networking dominano le intramontabili proposte di Zuckerberg per Instagram ma anche per Whatsapp Messenger e Facebook che, come visto, convergeranno addirittura verso un’unica soluzione interattiva ad accesso rapido e facilitato. Presente anche l’immancabile Youtube di proprietà Google, visto come punto di riferimento essenziale per la consultazione di how-to e videoclip generalisti.

Tecnologia e dintorni: cresce la spesa per gli smartphone in Italiatecnologia smartphone crescita

In decisa controtendenza rispetto ai dati finanziari di crisi specifici del nostro Paese, nel periodo 2007-2016 si è visto un dato interessante in merito al fattore di spesa corrisposto per l’acquisto di soluzioni mobile di telefonia, cresciuto del +190% per un valore di picco massimo pari a poco meno di 6 miliardi di euro nel solo 2016. Contrariamente alle opinioni degli analisti che hanno visto il tramonto dell’era PC si è assistito anche ad un sostanziale incremento delle vendite per le postazioni standalone e per i notebook/ibridi portatisi ora a quota +45.8% nel medesimo periodo. 

I costi sostenuti per i servizi di telefonia mobile, invece, sono risultati in contrazione a causa di un sostanziale riequilibrio delle tariffe. In tal caso, l’Istituto di Statistica ha fotografato un dato del -14.3%, per un valore che nell’ultimo anno di riferimento ha registrato un introito netto di 16.8 miliardi di euro. Male, invece, l’editoria cartacea tradizionale che ha visto un drastico crollo per la spesa di libri e giornali, con un -37.4% che non passa di certo inosservato. 

La tecnologia moderna, in questo caso, ha giocato un ruolo determinante per un cambio di tendenza che si classifica come preludio di una situazione che conoscerà dati ben più importanti con il sopraggiungere di nuovi layer interattivi come gli smartphone pieghevoli, i tablet pieghevoli e gli indossabili intelligenti next-gen che opereranno tanto nel segmento consumer tanto nel ramo aziendale dei servizi con l’Industria 4.0 e l’avvento delle tecnologia strettamente correlate all’IoT (Internet of Things) e quindi alle infrastrutture di rete di quinta generazione 5G. Il cambiamento, in tal caso sarà radicale.

Cambia la TV, ora più interattiva, connessa e Smarttecnologia TV digitale

La TV tradizionale basata su portante DDT cede via via il passo ad una tecnologia TV decisamente molto più al passo con i tempi. Nonostante la regressione del 3.3% rispetto al 2016 a favore dell’Internet TV, ad ogni modo, il sistema tradizionale detiene ancora il 92.2% di utenza, mentre la TV satellitare raggiunge quasi la metà degli italiani abbracciando un dato del 43.5% in riferimento all’anno in corso. Web TV e Smart TV guadagnano un meritato +2.4% nell’ultimo anno e si portano così al 26.8% di market share in parallelo ad una crescita del settore mobile TV che, come visto, raddoppia i suoi adepti (dall’11,2% al 22,1%). 

Tecnologia radio in perdita, ma nulla di eclatantetecnologia Radio

La radio tradizionale cede 4 punti percentuali portandosi ad un volume di radioascoltatori pari al 59.1% in Italia. In parallelo cresce l’ascolto delle trasmissioni radio su Internet tramite Personal Computer, con +4.1% in un anno ed un bacino d’utenza del 18.6%. L’apparecchiatura di ascolto preferita dagli italiani resta ancora l’autoradio (70.2% dei casi) mentre nel complesso il settore accoglie ancora l’82.6% di preferenze.

Tecnologia streaming: crescono le trasmissioni online per film, musica e Serie TV

Nome altisonanti del panorama online ed applicativo come Netflix e Spotify non suonano affatto nuovi agli utilizzatori di soluzioni mobile che quotidianamente si affidano a dette piattaforme per l’ascolto musicale e la visione in alta definizione dei contenuti cinematografici. In base ai dati forniti, l’11,1% degli italiani usufruisce di piattaforme video streaming mentre il 10.4% ascolta musica dal web. Il dato cresce in luogo di uno specifico target d’utenza, ed in particolare per persone adulte e con un livello minimo di istruzione pari al diploma o alla laurea (rispettivamente il 14,1% e il 13,3%).

Il dato precedentemente fornito raddoppia poi la sua influenza tra i millennials e quindi tra i più giovani, per i quali si indica un’incidenza totale del 20,6% nella sfera under 30 per i video e del 22,6% per l’audio streaming online.

L’editoria digitale decreterà la morte dei quotidiani cartacei?tecnologia ebook reader

Più che una domanda in questo caso si può parlare quasi di una certezza. Nell’ultimo decennio, infatti, i quotidiani tradizionali hanno registrato un dato negativo del -25.6% a favore di un +4.1% delle edizioni digitali. Il bilancio delle quote si giustifica oggi con il fatto che le soluzioni digitali detengono giusto appunto il 25.2% delle adozioni. 

A beneficiare dell’accesso facilitato all’informazione digitale gratuita sul web sono il 47.7% dei giovani, contro un 17.6% di meno giovani. Nel contesto dei quotidiani cartacei, invece, la situazione è diametralmente opposta, e vede un dato preponderante di adozione tra gli anziani (50.8%) rispetto ai giovani (23.6%).

La tecnologia ebook non riesce ad emergere, vittoria per i periodiciperiodici

Nel ramo dell’editoria dei periodici, invece, si registra una lenta ripresa delle edizioni tradizionali con un 31% di preferenza in rialzo dell’1.8% per i settimanali e del 2.1% per i mensili (26.8% di utenza complessiva). I dati riportano anche che solo il 42,9% degli italiani legge libri su carta stampata mentre appena il 9.6% fa affidamento alla tecnologia digitale e-book.

Nel suo complesso, il dato evidenzia come il 45,7% della popolazione sia dedita alla lettura e contemporaneamente come il segmento degli e-book fatichi ad emergere.rapporto tecnologia Censis 2017

E voi vi rispecchiate negli ultimi dati forniti dal Censis? Potete reputarvi dei tecno-addicted a pieno titolo o siete più tradizionalisti? Spazio a tutte le vostre riflessioni ed a tutte le vostre personali considerazioni al riguardo.

Federica Vitale
Federica Vitalehttps://federicavitale.com
Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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