Nel giro di due anni la tuta spaziale di Neil Armstrong tornerà al suo splendore. Parliamo di un indumento che ha fatto la storia, la protezione del primo uomo sulla Luna.
Un risultato ottenuto grazie a una massiccia campagna su Kickstarter, raccolti circa 720 mil dollari nel 2015, il cimelio sarà visibile a tutti a partire dal luglio 2019, giusto in tempo per celebrare il 50esimo anniversario della missione Apollo 11.
Al via il restauro sulla tuta di Neil Armstrong
La più grande questione non riguarda la polvere lunare, ancora attaccata alla tuta, il principale problema è il naturale decadimento dei materiali che compongono questo indumento, gomma sintetica che ha ormai cinquantanni e che è giunta alla fine del proprio ciclo vitale.
“Mantenerla al fresco, ma non al freddo, con bassa umidità, contribuisce in maniera significativa alla conservazione ottimale” dichiara Cathy Freeman, curatore dello Smithsonian. Il piano è quello di creare una nuova teca in grado di replicare tali condizioni ottimali. Il restauro è più complesso di quanto si possa credere.
Scanning a raggi X e altre operazioni propedeutiche sono il primo passo, ma sono fondamentali anche i documenti messi a disposizione dall’ILC Dover, compagnia che ha realizzato la tuta spaziale di Neil Armstrong. Recentemente, la borsa di Armstrong (che ha trasportato frammenti lunari) è finita all’asta e venduta per 1.8 milioni di dollari, la tuta fortunatamente rimarrà visibile al pubblico e ispirerà gli astronauti di domani.
Fonte: seeker.com