News

La vita come la conosciamo potrebbe non esistere affatto nell’universo

Quindi alla fine siamo soli, dopo tutto. Il numero di pianeti nell’universo che potrebbero sostenere la vita è molto più esiguo di quanto si pensasse,  hanno annunciato questa settimana gli astronomi in un nuovo studio. “Immaginiamo una zona adatta per forme di vita complessa, definita come una ‘zona sicura‘, dove sarebbe possibile sostenere ecosistemi ricchi come quelli che troviamo oggi sulla Terra“, ha detto il coautore dello studio Timothy Lyons, un biogeochimico dell’Università della California-Riverside.

 

Le condizioni dei pianeti finora scoperti non sono compatibili con la vita così come la conosciamo

I nostri risultati indicano che ecosistemi complessi come il nostro non possono esistere nella maggior parte delle regioni della zona abitabile, così come tradizionalmente definita“. Ma qual è il problema? Si sarebbe scoperto infatti che un accumulo di gas tossici nelle atmosfere della maggior parte dei pianeti li rende inadatti per la vita come la conosciamo, stando a quanto è riportato nello studio.

Tradizionalmente, buona parte della ricerca di pianeti in grado di sostenere la vita aliena si è concentrata su ciò che gli scienziati chiamano la “zona abitabile“, ovvero dove l’acqua liquida potrebbe esistere sulla superficie di un pianeta. Ma, secondo il nuovo studio, questi pianeti sarebbero solo in grado di sostenere una vita in forma primoridiale, come i microbi unicellulari, quindi non creature complesse come gli animali, dalle semplici spugne agli umani.

 

Il problema è principalmente l’elevata tossicità delle atmosfere di questi pianeti

Quindi, anche se molti pianeti possono avere acqua liquida, molti di loro presentano atmosfere tossiche; gli autori dello studio hanno in proposito dichiarato: “per sostenere l’acqua liquida ai margini esterni della zona abitativa convenzionale, un pianeta avrebbe bisogno di anidride carbonica in quantità di decine di migliaia di volte superiori rispetto alla Terra“, ha detto Edward Schwieterman della NASA, autore principale dello studio. “Questo è molto al di là dei livelli ritenuti incompatibili con la vita“.

Pertanto, solo un terzo dei noti pianeti “abitabili” potrebbe sostenere forme di vita complesse come la nostra. “Questa è la prima volta che i limiti fisiologici della vita sulla Terra sono stati considerati per prevedere la distribuzione della vita complessa altrove nell’universo“, ha detto Lyons.

Nello Giuliano

Recent Posts

Amazon: le offerte che stanno facendo impazzire tutti

Amazon ha deciso di far impazzire tutti con le sue nuove offerte. Prodotti di ogni categoria, dai prodotti hi-tech a…

25 Maggio 2025

Dispositivo Impiantato Ridona il Movimento al Braccio Dopo una Lesione al Midollo Spinale

Una svolta straordinaria nel campo della neurotecnologia sta riscrivendo il destino delle persone con lesioni al midollo spinale. Un team…

25 Maggio 2025

Allenarsi al caldo o al freddo? Pro e contro delle due condizioni climatiche

Quando si tratta di allenamento all'aperto, il clima può fare una grande differenza. Ma è meglio allenarsi al caldo o…

25 Maggio 2025

Lavoro sedentario e sonno: un rischio per la salute mentale

La tua scrivania potrebbe essere la causa delle tue notti insonni. Secondo un nuovo studio pubblicato sul Journal of Occupational…

25 Maggio 2025

WhatsApp invita gli utenti ad impostare il PIN di sicurezza

In questi giorni diversi utenti stanno ricevendo un messaggio WhatsApp proveniente dall'account ufficiale dell'app di messaggistica. Per quanto a primo…

24 Maggio 2025

Scoperto un Gene che Aumenta la Sensibilità alla Luce Durante l’Emicrania

La luce che acceca, il mal di testa che martella, e il bisogno urgente di rifugiarsi al buio: chi soffre…

24 Maggio 2025