Quando la temperatura è particolarmente rigida il lago Bajkal, che fa parte delle Sette Meraviglie della Russia, offre uno spettacolo incredibile: la comparsa di rocce sospese in precario equilibrio su “gambe” di ghiaccio che sfidano la gravità. Questa meraviglia, legata alle caratteristiche dello specchio d’acqua, è nota come Bajkal Zen, in riferimento all’accatastamento di pietre che si trova nei giardini giapponesi.
Il curioso fenomeno del lago Bajkal: ecco le cause
È interessante notare che i piedistalli sui quali queste pietre poggiano non sono nati istantaneamente. Infatti, come avviene per molti fenomeni naturali, anche questo richiede il verificarsi in contemporanea di molte circostanze favorevoli. In primo luogo, le pietre devono essere congelate e inglobate nel ghiaccio, condizione non difficile da ottenere considerando le temperature gelide per le quali la Siberia è nota.
Inoltre, deve intervenire l’azione del sole unita ai forti venti del lago: mentre la roccia gelata cattura il calore solare, il forte vento secco agisce come una serie di scalpelli che scolpisce e lima il ghiaccio, fino a trasformarlo in una gamba sottile che è però in grado di sostenere il peso delle rocce. Il sorprendente effetto Bajkal Zen è uno dei fenomeni naturali più strabilianti che si verificano in natura; il lago, i cui 1642 metri di profondità lo includono fra i più grandi e profondi della Terra, contiene ben il 20% delle acque dolci dell’intero pianeta. D’inverno, la sua limpidezza consente di camminare sulla superficie ghiacciata e osservare la ricchezza della biodiversità sottostante.
Proprio per queste caratteristiche, nel 1996 l’UNESCO ha dichiarato patrimonio dell’umanità il lago, che accoglie ben 1455 specie endemiche non presenti in nessun altro luogo nel mondo. Questo rende ancora più pressante l’esigenza di tutelare questo delicato ecosistema e preservare i labili equilibri sui quali si basa il suo funzionamento.