Come forse saprete, l’anno scopro il vulcano Kilauea eruttò riversando una quantità impressionante di lava nelle zone vicino all’isola principale delle Hawaii. Molta della lava è finita in mare e questo ha creato un fenomeno particolare raramente studiato. Tale fenomeno ha quindi suscitato un interesse degli scienziati che analizzando il tutto hanno scoperto qualcosa di interessante. L’acqua di mare in quella zona presenta un’alta concentrazione di nutrienti che hanno simulato la crescita dei fitoplancton; l’aumento della presenza di questi si può rilevare addirittura dal satellite.
Questa riposta biologica è dovuta alla presenza di nitrato che dal fondo dell’oceano veniva portato in superficie dal calore prodotto dalla lava. Per via di questo i nutrimenti si formavano sullo strato più superficie in quanto illuminato dal sole. Un altro aspetto è che la presenza di ferro e fosfato disciolto in acqua rendeva i nutrienti non disponibili per altri organismi come i microbi rendendo il campo libero per diverse classi di fitoplancton.
Dalla lava alla vita
La dichiarazione del team di ricercatori: “La spedizione del luglio 2018 ha offerto un’opportunità unica per vedere in prima persona come un massiccio apporto di nutrienti esterni altera gli ecosistemi marini che sono finemente adattati a condizioni a basso contenuto di nutrienti, Le risposte dell’ecosistema a un’aggiunta così sostanziale di nutrienti vengono raramente osservate o campionate in tempo reale. UH ha una forte tradizione non solo di ricerca vulcanica, ma anche di guardare i suoi impatti sull’ambiente circostante come oceano, acque sotterranee, atmosfera. l’ultimo lavoro di ricerca migliora la nostra comprensione delle interazioni lava-acqua di mare nel contesto molto più ampio delle connessioni terra-oceano.”