Dal 2020, l’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO) ha implementato regolamenti per ridurre le emissioni di anidride solforosa (SO2) delle navi. Sebbene queste misure siano state introdotte per migliorare la qualità dell’aria e ridurre le morti legate all’inquinamento atmosferico, uno studio pubblicato su Communications Earth and Environment suggerisce che queste riduzioni potrebbero avere un effetto collaterale indesiderato: un aumento del riscaldamento globale.
Le emissioni di SO2 derivanti dalla combustione di combustibili marittimi pesanti hanno un effetto di raffreddamento sul clima. Questo avviene attraverso due principali meccanismi:
1. Riflessione della Radiazione Solare: Gli aerosol di zolfo riflettono direttamente la radiazione solare, riducendo la quantità di energia che raggiunge la superficie terrestre.
2. Modificazione delle Nuvole: Gli aerosol influenzano la formazione e le proprietà delle nuvole, aumentando la loro capacità di riflettere la luce solare.
Utilizzando dati satellitari e modelli matematici, i ricercatori hanno analizzato l’impatto della riduzione degli aerosol di zolfo sul clima. I risultati hanno mostrato che la diminuzione delle emissioni di SO2 potrebbe aver aumentato l’energia solare assorbita dagli oceani tra 0,1 e 0,3 watt per metro quadrato, un valore superiore rispetto alle stime precedenti.
– Incremento della Temperatura Media Globale: I ricercatori prevedono che questo cambiamento porterà a un aumento della temperatura media globale di circa 0,16°C nei sette anni successivi all’implementazione dello standard IMO, raddoppiando il tasso di riscaldamento rispetto ai decenni precedenti.
– Regione del Nord Atlantico: Questo effetto è stato particolarmente pronunciato nel Nord Atlantico, che ha registrato temperature elevate di recente.
Nonostante i risultati sorprendenti dello studio, alcuni esperti hanno espresso dubbi sulle conclusioni. Laura Wilcox, Università di Reading, ha dichiarato che le prove presentate non giustificano le affermazioni sugli effetti sui cambiamenti di temperatura e sulla geoingegneria. Ha criticato lo studio per le sue conclusioni audaci basate su dati limitati. Dal canto suo, Zeke Hausfather, del Berkeley Earth, ha affermato che lo studio potrebbe confondere l’influenza del riscaldamento degli oceani con il riscaldamento globale complessivo. Ha anche sottolineato che i modelli climatici moderni difficilmente giustificano un riscaldamento superiore a 0,1°C a breve termine.
Lo studio ha acceso un dibattito sull’impatto delle riduzioni delle emissioni di SO2 delle navi. Mentre gli obiettivi principali delle riduzioni sono stati il miglioramento della qualità dell’aria e la riduzione delle morti correlate all’inquinamento, le implicazioni climatiche di tali misure potrebbero necessitare di ulteriori approfondimenti. La comunità scientifica continuerà a esaminare l’equilibrio tra i benefici immediati per la salute pubblica e le potenziali conseguenze a lungo termine sul riscaldamento globale.
Foto di Fernando Jorge su Unsplash
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