Non tutto il male vien per nuocere: questo proverbio, a quanto pare, vale anche per le cosiddette fake news. Secondo quanto riportato in un articolo pubblicato sulla rivista Psychological Science, le persone che ricordano notizie false o sbagliate lette in passato possono creare nuovi ricordi fattuali con maggiore fedeltà.
Il ricordo delle notizie false migliora la memoria
Alcune ricerche condotte in passato evidenziano un lato insidioso delle fake news: quanto più spesso si incontrano le stesse notizie false, tanto più tali informazioni diventano familiari e potenzialmente credibili. Alcuni studi recenti, tuttavia, rivelano che il ricordo delle informazioni errate ricevute in passato può impedire di ricordare tali informazioni come esatte, migliorando al tempo stesso il ricordo degli eventi e delle informazioni del mondo reale.
Christopher Wahlheim, autore principale dell’articolo e assistente universitario di psicologia alla University of North Carolina, afferma che ricordare alla gente le fake news precedentemente apprese può migliorare la memoria e indurre a credere alla veridicità di dati e fatti che correggono la disinformazione. A suo avviso, questo suggerisce l’ipotesi che fornire informazioni contrastanti possa migliorare la comprensione della verità in determinate situazioni.
Wahlheim e i suoi colleghi hanno condotto due esperimenti per scoprire se i ricordi che le persone conservano delle fake news possono migliorare la memoria e indurre a credere ai dati che le correggono. Ai partecipanti allo studio sono state mostrate rettifiche di notizie e informazioni che possono aver ricevuto in passato. I ricordi di informazioni errate del passato sono apparsi prima di alcune rettifiche ma in seguito ad altre. I risultati dello studio rivelano che i ricordi della disinformazione hanno aumentato il ricordo dei fatti e l’accuratezza delle convinzioni dei partecipanti. I ricercatori hanno interpretato i risultati per indicare che i ricordi delle notizie erronee aumentano la consapevolezza delle discrepanze e favoriscono l’aggiornamento della memoria.
Secondo Wahlheim, ciò suggerisce che apprendere come qualcuno sia stato fuorviante possa apportare dei benefici. Questa conoscenza può essere alla base di nuove strategie che le persone possono utilizzare per contrastare l’alta esposizione alla disinformazione diffusa a scopo di guadagno politico.
Ph. credits: Foto di S. Hermann & F. Richter da Pixabay