La rivista Science ha indicato come la regina delle immagini di scienza del 2019, quella che ha effettivamente segnato una svolta epocale per la scienza e soprattutto per l’astronomia e l’astrofisica. Si tratta infatti di un’immagine che ha richiesto un lavoro durato anni ed un grande sforzo da parte di molti ricercatori; è l’immagine che, dopo 100 anni, ha confermato le teorie di Einstein: la prima vera immagine di un buco nero.
Non solo spazio: molte foto naturalistiche tra le più belle immagini dio scienza del 2019
Ma il 2019 è stato un anno ricco per la fotografia scientifica e la stessa rivista ha individuato altre immagini di scienza tra le più significative per il 2019. Si tratta di immagini che mostrano l’impatto dell’uomo sull’ambiente in cui vive, come quella del timido pangolino in un parco nazionale in Mozambico, un mammifero in via d’estinzione a causa della caccia intensiva per le loro squame e per la carne.
Ma ci sono anche foto come quella dei microorganismi a forma di tromba, vincitrice del secondo premio della Nikon Small World Photomicrography Competition, ottenuta da Igor Siwanowicz, del Janelia Research Campus di Ashburn, con un ingradimento di 40 volte di alcuni protozoi unicellulari d’acqua dolce.
Oppure l’immagine di un altro record segnato nel 2019: la prima passeggiata spaziale della storia tutta al femminile, quella dello scorso 18 ottobre a cui hanno preso parte le astronaute della Nasa Christina Koch e Jessica Meir.
Altra fotografia di natura scelta dalla rivista Science, ritrae i salmoni pronti a deporre le uova nel lago Lliamma in Alaska. I salmoni mostrano la loro iridescente livrea rossa all’obiettivo di Jason Ching, ricercatore dell’Università di Washington che studia la migrazione di questi pesci e cercano di preservare questo luogo dall’attività della Pebble Mine, una delle più grandi miniere d’oro della zona.
Dafne: la luna di Saturno tra le più belle foto del 2019
Di nuovo dallo spazio arriva un’altra delle più belle immagini di scienza del 2019. Si tratta della foto di Dafne, una delle lune di Saturno, immortalata proprio tra i suoi anelli dalla sonda Cassini. Un immagine che dobbiamo dunque alla collaborazione tra la Nasa, l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI).