Instagram ha introdotto le stories nel 2016, ora sono più di 500 milioni le persone ad accedervi ogni giorno, queste hanno le caratteristiche di apparire nella parte superiore dello schermo come piccole bolle e di essere visualizzabili solo per 24 ore, ma di sicuramente maggiore rilevanza è il fatto che esse mostrano a chi le ha pubblicate un elenco di tutti gli utenti che le hanno visualizzate.
Gatto e topo del XXI secolo
Le stories hanno avuto un impatto certamente positivo a livello globale, infatti questa feature ha ricevuto il plauso da tutti gli utenti, guardando dall’altro lato della medaglia però si ha avuto un altro effetto, infatti queste hanno assunto un ruolo, particolarmente efficace tra l’altro, per riuscire a scoprire gli spioni che ci tengono costantemente sott’occhio.
Infatti chi visualizza la storia ha davanti a se una scelta consapevole, poichè visualizzando la storia instagram metterà in bella vista il nome di chi ha visionato appunto la storia.
Tutto ciò sembra un dettaglio di poco conto, però ha dato il via ad una dinamica sociale interessante, infatti molti utenti hanno così potuto scoprire chi, mosso dalla curiosità ma non si sa di quale natura di essa, ha visualizzato le storie, ex, genitori e amici, oltre al fatto di poter verificare chi realmente è attivo come follower e chi invece non interagisce in nessun modo.
Insomma questa feature di Instagram non ha fatto altro che esacerbare uno dei vizi umani predominante, la curiosità, a cui dobbiamo tutto, ma che alle volte sfocia in un riduttivo gatto e topo.