Le immagini, scattate dall’osservatorio della Terra della NASA, mostrano il vulcano in eruzione nei pressi delle isole Curili, nella regione russa di Sakhalin Oblast, vicino alla penisola della Kamchatka. A differenza di alcuni dei suoi vicini, perennemente attivi nella penisola di Kamchatka, il vulcano Raikoke sulle isole Curili raramente erutta. La piccola isola disabitata è esplosa nel 1924 e nel 1778. Il nome del vulcano, Raikoke, deriva dalla lingua Ainu, che significa “bocca dell’inferno“.
La colonna di cenere del vulcano è stata vista anche dagli astronauti della ISS!
Il periodo dormiente si è concluso intorno alle 4:00 ora locale, il 22 giugno, quando un enorme “sbuffo” di cenere e gas vulcanici ha iniziato a fuoriuscire dal suo cratere, largo 700 metri. Una delle immagini è stata scattata da un astronauta della Expedition 59, presso la Stazione Spaziale Internazionale durante la mattina dell’eruzione. Simon Carn, un vulcanologo della Michigan Tech, ha dichiarato: “Si tratta di un’immagine spettacolare. Mi ricorda la classica fotografia dell’astronauta Sarychev Peak di un’eruzione nelle Kurili di circa dieci anni fa. L’anello di nuvole bianche alla base della colonna potrebbe essere dovuto alla condensazione del vapore acqueo“.
Un’altra immagine, del Moderate Resolution Imaging Spectroradiometer (MODIS) sul satellite Terra della NASA, mostra la cenere concentrata sul bordo occidentale del “pennacchio” sopra Raikoke. La NASA ha affermato che, poiché la cenere contiene frammenti taglienti di roccia e vetro vulcanico, rappresenta un serio pericolo per gli aerei. I centri di vulcanologia di Tokyo e Anchorage hanno seguito da vicino il fumo e hanno emesso diverse direttive agli aviatori indicando che la cenere aveva raggiunto un’altitudine di 13 chilometri.