Sulla Terra ai tempi dei dinosauri erano loro i regnanti del pianeta, ma all’improvviso un meteorite scese dallo spazio. La maggior parte della fauna venne spazzata via tanto che praticamente rimase solo la vegetazione. Quest’ultima prese sostanzialmente il posto di questi mostri, ma qualcos’altro ha avuto da ridire in merito. Si tratta dei licheni, organismi composti da funghi e alghe che vivono in simbiosi, sono riusciti ad evolversi rubando spazio alle piante. A farcelo sapere è una ricerca portata avanti da alcuni ricercatori dell’Academia Sinica di Taipei.
Ecco una dichiarazione di Jen-Pang Huang, autore dello studio: “Pensavamo che i licheni sarebbero stati influenzati negativamente, ma nei tre gruppi che abbiamo esaminato, hanno colto l’occasione e si sono diversificati rapidamente. Alcuni licheni coltivano strutture tridimensionali sofisticate come foglie di piante e queste riempiono le nicchie delle piante che si estinguono.”
Licheni: i nuovi re
Sono organismi simbiotici e tutt’ora se si fa un gita fuori porta li si trova ovunque, sia su una roccia che sulla vegetazione. Durante l’estinzione di massa di 66 milioni di anni fa la cenere causata dall’asteroide ha oscurato il cielo e questo ha favorito i funghi, ma essendo i licheni in parte fungo i ricercatori si sono chiesti qual è stato il risultato finale. Nonostante la parte vegetale sia stata resa inefficiente per via dello strato di cenere che ha abbassato le temperature e oscurato il sole, la parte fungina ha fatto tutto il lavoro.
Non tutti le tipologie di licheni hanno beneficiato di questo, alcune sono quasi scomparse, ma i macrolicheni ebbero un boom. In ogni caso i licheni sono degli indicatori ambientali e questa scoperta può essere usata per capire cosa il futuro ci riserverà.