Dopo aver rilevato le onde gravitazionali originate dalla fusione tre buchi neri e tra stelle di neutroni, ora gli scienziati sembrano aver acquisito un segnale differente. Grazie alla collaborazione tra i rilevatori LIGO e Virgo, l’ultima rilevazione di onde gravitazionali potrebbe provenire da un buco nero che divora una stella di neutroni.
Gli osservatori LIGO e Virgo hanno rilevato l’insolito segnale alle 15:22:15 UTC del 26 aprile 2019. Gli astronomi stanno ancora analizzando ancora l’evento. Nonostante l’analisi iniziale dei dati sembri mettere in dubbio la teoria della fusione tra un buco nero e una stella di neutroni. Gli scienziati, dopo la prima ondata di onde gravitazionali annunciata a febbraio 2016, sono fiduciosi di scoprire nuovi tipi di fusione.
Un segnale insolito
Gabriela González, della Louisiana State University e membro del team LIGO, ha affermato: “Questo candidato è diverso da tutto ciò che abbiamo osservato“. Anche se non c’è una grande differenza tra un buco nero ed una stella di neutroni, dato che entrambe sono il risultato della morte di una stella. Se il nucleo di essa è inferiore a circa tre volte la massa del sole, si trasforma in una stella di neutroni. Se è più di tre masse solari, diventa un buco nero.
Nonostante gli scienziati siano a conoscenza dell’esistenza di sistemi binari con differenza di massa tra le stelle. Sono convinti che esistano sistemi che coinvolgono la fusione tra un buco nero e una stella di nautroni. Ma l’evento rilevato potrebbe essere la prima prova dell’esistenza ddi questi sistemi binari.
L’evento è stato denominato S190426c e sembra essersi verificato a circa 1,2 miliardi di anni luce di distanza. Ma la distruzione di una stella di neutroni provoca una fiammata di attività elettromagnetica, che in questo caso non è stata ancora rilevata. Ciò potrebbe indicare un diverso tipo di fusione.
González ha dichiarato a New Scientist: “Il fatto che non abbiamo ancora trovato una controparte significherebbe che è più lontano, che è più coerente con un sistema di buchi neri di stelle di neutroni. Non vedremmo le stelle di neutroni binari così lontano“.