Secondo un team di scienziati, i livelli globali del mare potrebbero alzarsi di oltre due metri nei prossimi decenni, causando conseguenze catastrofiche in tutto il mondo. Tale innalzamento potrebbe comportare la perdita di 1,79 milioni di km2 di terra, comprese le regioni critiche per la produzione alimentare nonchè il potenziale “spostamento” di circa 187 milioni di persone, che saranno impossibilitate a vivere in quelle zone.
I metodi tradizionali per prevedere l’innalzamento del livello del mare, determinato dallo scioglimento dei ghiacciai in Groenlandia e in Antartide, si basano sulla modellazione numerica, ma i risultati rimangono difficili da interpretare a causa dell’incidere di altri fattori difficilmente prevedibili. Il team ha interpellato 22 teorici dello scioglimento dei ghiacciai per stimare intervalli plausibili per i futuri innalzamenti del livello del mare.
L’innalzamento del livello del mare avrà conseguenza disastrose
È stato chiesto loro di prendere in considerazione lo scioglimento programmato di ciascuna delle calotte glaciali della Groenlandia, dell’Antartico occidentale e dell’Antartide orientale tenendo presente ipotesi di aumento della temperatura globale nel prossimo o remoto futuro. Il professor Jonathan Bamber dell’Università di Bristol ha dichiarato: “le previsioni di innalzamento del livello del mare a livello globale hanno prodotto una probabilità piccola, ma significativa, di un innalzamento del livello del mare superiore a due metri entro il 2100, a causa di alte temperature”, continua Bamber.
Il professor Bamber ha poi aggiunto, in conclusione: “un simile innalzamento del livello del mare potrebbe comportare una perdita di 1,79 milioni di km2 di terra, comprese regioni necessarie alla produzione alimentare, oltre a potenziali migrazioni di oltre 187 milioni di persone. Un fenomeno di questa portata avrebbe sicuramente conseguenze devastanti per l’intera umanità“.