E’ stavo svolto un recente studio che mette in evidenza come le emissioni delle centrali elettriche a carbone in Cina stanno fertilizzando l’Oceano Pacifico settentrionale con un nutriente metallico importante per la vita marina in generale. L’unico e grande dubbio, però, è il fatto se tale situazione sia positiva o negativa per l’oceano.
La ricerca ha affermato che fumo delle centrali elettriche trasporta ferro e altri metalli nelle acque superficiali dell’Oceano Pacifico settentrionale, grazie anche ai venti occidentali che la spingono in grande quantità. Le misurazioni dei picchi mostrano che fino a quasi il 60% del ferro in una vasta fascia della parte settentrionale dell’oceano proviene dalle ciminiere.
I depositi di metallo nell’Oceano Pacifico
Lo studio è stato eseguito dai ricercatori di varie università americane e pubblicato successivamente negli Atti della National Academy of Sciences, una prestigiosa rivista scientifica mondiale. Questo perché è sicuramente una ricerca molto interessante, con risvolti che possono essere utili nell’analizzare se questi effettivi depositi di metallo provenienti dalle industrie di carbone cinese siano positivi per l’ecosistema generale dell’Oceano Pacifico oppure siano negativi, rientrando anch’essi come elementi da contrastare per l’inquinamento ambientale.
“È noto da tempo che la combustione di combustibili fossili altera il clima della Terra e gli ecosistemi oceanici rilasciando anidride carbonica nell’atmosfera”, ha affermato Seth John, autore principale dello studio. “Questo lavoro mostra che la combustione di combustibili fossili ha un effetto collaterale: il rilascio di ferro e metalli nell’atmosfera che trasportano migliaia di miglia e si depositano nell’oceano dove possono avere un impatto sugli ecosistemi marini. Alcuni depositi di metallo potrebbero aiutare una certa vita marina a prosperare mentre danneggiano altre forme di vita”, ha aggiunto. “Ci sono inevitabili compromessi quando la chimica dell’acqua dell’oceano cambia”.
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