Con le diverse varianti di questo coronavirus abbiamo visto come di fatto il Covid-19 può presentarsi in modo diverso, con sintomi diversi e quindi con debilitazioni diverse. Secondo un nuovo studio però, anche il Long Covid a questo punto si può presentare in forme diverse. Nello specifico sembrano esserci tre varianti diversi con i propri sintomi specifici.
Long Covid: le diverse varianti delle malattia
Tra le varianti del Long Covid c’è quello che colpisce soprattutto sintomi neurologici, sintomo che il virus potrebbe essersi accasato nel tessuto in questione. Si parla spesso di affaticamento generale, nebbia cerebrale, mal di testa e altri sintomi simili. Questa versione è stata collegata alle varianti Alpha e Delta del coronavirus.
La versione più conosciuta del Long Covid è quella dei primi casi della malattia e quindi dei primi mesi dell’emergenza mondiale, quello che potremmo considerare il ceppo originario, relativamente proprio alla pandemia però. I sintomi in questo caso sono problemi respiratori, dolore toracico e una mancanza cronica di respiro. In questo caso il danno è localizzato principalmente nei polmoni dove ha causato danni visibili.
L’ultima versione del Long Covid è più trasversale rispetto ai ceppi di coronavirus. Si parla di problemi soprattutto cardiaci con palpitazioni, ma con anche dolori muscolari, problemi alla pelle e ai capelli. Questo scenario potrebbe però modificarsi nel corso dei mesi visto che una nuova ondata, seppur meno sentita a livello generale, sta colpendo il mondo. Questo implica che ci saranno sempre più casi della malattia prolungata e quindi ci saranno anche più informazioni.