Un nuovo studio geofisico propone che forze e momenti squilibranti nel sistema Terra-Sole-Luna siano in grado di guidare la circolazione dell’intero mantello. Questa nuova analisi mostra un’alternativa all’ipotesi che il movimento delle placche tettoniche sia correlato alle correnti di convezione nel mantello della Terra. Quest’ultima comporta un aumento dei fluidi riscaldanti e che ciò non si applica alle rocce solide.
Il funzionamento interno della Terra è modellato come un dissipatore di calore generato dalla radioattività interna e dall’energia creata durante le tante collisioni avvenute durante la creazione del nostro pianeta. Tuttavia anche i sostenitori della convezione riconoscono che tutta l’energia residua è insufficiente per guidare la tettonica in generale.
Ci sono anche altri problemi riguardo ciò per spiegare i movimenti delle placche. Le placche terrestri potrebbero spostarsi perché il sole esercita un’attrazione gravitazionale così forte sulla luna che ha causato l’allungamento dell’orbita della luna attorno alla Terra. Nel corso del tempo il baricentro si è avvicinato alla superficie terrestre e ora oscilla di 600 km al mese rispetto al geocentro. Tutto questo porta a uno stress interno mentre la Terra continua a girare.
Poiché il baricentro oscillante si trova a circa 4600 km dal geocentro, l’accelerazione orbitale tangenziale della Terra e l’attrazione solare sono sbilanciate tranne che al baricentro. Gli strati interni caldi, spessi e forti del pianeta possono resistere a questi stress, ma la sua litosfera sottile, fredda e fragile risponde fratturandosi. La rotazione quotidiana appiattisce la Terra da una perfetta forma sferica, che contribuisce al cedimento della litosfera. Proprio queste due oscillazioni creano il mosaico di placche.
La varietà dei movimenti delle placche deriva dai cambiamenti di dimensione e direzione delle forze gravitazionali sbilanciate nel tempo. Lo studio include un confronto di pianeti rocciosi che mostra che la presenza e la longevità del vulcanismo e del tettonismo dipendono dalla particolare combinazione di dimensioni della luna, orientamento dell’orbita lunare, vicinanza al sole e velocità di rotazione e raffreddamento del corpo. La Terra risulta essere l’unico pianeta roccioso con tutti i fattori necessari per la tettonica a placche. E sono estremamente essenziali la grandezza della nostra Luna e la particolare distanza dal Sole.
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