La missione cinese che ha portato sulla superficie della Luna un lander e un rover è stata finora un successo; in realtà anche solo l’atterraggio lo è stato visto che è stato fatto sul lato oscuro del satellite. Si tratta di una pietra miliare per tutta l’esplorazione spaziale e non sono per il programma cinese in quanto tale lato risulta essere molto meno conosciuto di quello che noi tutti vediamo.
Durante la propria esplorazione il rover Yutu-2 partito dal lander Chanq’e 4 ha fatto una scoperta importante. Apparentemente la composizione del suolo lunare del Polo Sud-Aitken risulta essere diverse da quanto ipotizzato finora. La luna, teoricamente, è formata da diversi strati e quello che noi vediamo è quello più esterno che è formato da materiali come silice, alluminio o plagioclasio. I sensori del rover hanno registrato altro.
La composizione della superficie della Luna
La Luna una volta era come la Terra ovvero un enorme palla si magma incandescente. Una volta iniziato io raffreddamento di quest’ultimo i materiali più pesanti sono sprofondati lasciando quelli più leggeri, come i sopracitati, nella strato esterno. Tra i materiali che si trovano più in profondità dovrebbe esserci l’olivina, il cui nome suggerisce un colore verdastro, e il pirosseno che invece presenta un colore rossiccio.
Questi due non sono degli esempi casuali, ma sono esattamente i materiali trovati dal rover cinese. Si tratta di una scoperta importante in quanto cambia la nostra conoscenza sulla natura della superficie lunare. È importante avere più informazioni in merito possibili se mai si costruiranno veramente delle colonie lassù, o comunque anche solo per una toccata e fuga.