Il temerario “Mad” Mike Hughes è deceduto all’età di 64 anni in occasione del lancio di uno dei suoi razzi. Qualcosa è andato storto durante le operazioni di lancio di questo sabato a Barstow, in California, stando a quanto hanno dichiarato i testimoni presenti al momento dell’incidente. Era il terzo lancio che Hughes organizzava in uno dei suoi razzi “fatti in casa“, come parte del suo intento di determinare autonomamente, osservando dal cielo, se la Terra fosse piatta, come egli stesso ha più volte sostenuto di credere.
Una scala d’acciaio era attaccata alla rampa di lancio del razzo per facilitare l’ingresso di Hughes nella cabina di pilotaggio, ma quando il razzo è stato lanciato ha colpito la scala, dando luogo al disastro. “Il suo paracadute, catturato dalla spinta del razzo, in un certo senso ha portato fuori rotta il razzo stesso“, ha detto Justin Chapman, un giornalista freelance che era presente al momento del lancio. Il razzo ha seguito una traiettoria discendente, un grande arco che si è poi schiantato meno di un minuto dopo.
“È salito molto in alto“, ha dichiarato Chapman. “Non sono sicuro quanto in alto, ma il suo obiettivo era raggiungere i 1.500 metri. Il razzo si è schiantato nel deserto a poche centinaia di metri dalla piattaforma di lancio“. Le autorità corse in soccorso di Hughes non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell’uomo. “Ancora non sappiamo con esattezza cosa sia successo“, ha detto Waldo Stakes, un caro amico di Hughes peraltro presente al tragico evento insieme ad altre 60 persone.
Hughes era già decollato a bordo di uno dei suoi razzi in precedenza, nel marzo 2018, quando si era librato in volo per circa 500 metri nel deserto del Mojave prima che i paracadute si dispiegassero e guidassero il razzo a terra. All’epoca, Hughes non riportò alcun danno e concluse l’esperimento uscendone relativamente incolume, riportando solo un lieve dolore alla schiena, seppur contento per aver portato a termine la missione. Prima di cimentarsi nella costruzione di razzi, Hughes era uno stuntman e detiene il record per il salto in rampa più lungo, secondo il Guinness World Records.
Chapman ha inoltre affermato che i lanci dei missili non erano tanto destinati a dare credito alle credenze circa la teoria della Terra piatta, quanto un espediente per ottenere pubblicità e finanziamenti per il suo obiettivo finale: il cosiddetto “rockoon“, un veicolo in parte razzo e in parte pallone che avrebbe dovuto portarlo a 100 chilometri di altitudine, fino alla Linea Karman, per poter osservare la forma della Terra. Hughes era un abile intrattenitore, avendo pubblicizzato il lancio tramite uno spettacolo radiofonico, un libro da colorare, una corsa automobilistica e diverse altre iniziative.
Chapman afferma infine che Hughes fosse ben consapevole dei rischi che correva con i suoi lanci. “Sapeva molto bene, e lo ripeteva molto spesso, che queste cose sono capaci di ucciderti. Era un temerario ed era spinto da un irrefrenabile impulso a fare cose straordinarie anche per ispirare le persone“; Stakes ha poi definito Hughes il “più grande temerario che l’America abbia mai visto”.
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