Il segmento della realtà virtuale rappresenta la nuova era dell’interattività tecnologica che vede come indiscutibili protagonisti realtà multinazionali che operano ad ampio raggio nel campo della moderna tecnologia mobile e non solo.
In ultima analisi è balzato agli onori della cronaca un nuovo visore per la realtà virtuale il cui campo di applicazione si pone a metà strada tra le soluzioni top-level Oculus Rift e le proposte di casa Samsung per i suoi Gear VR 2017 che, come già descritto in un nostro post dedicato, hanno ulteriormente colmato il divario d’interattività con i competitor di fascia superiore prevedendo nuove implementazioni e ottimizzazioni.
Si chiama Oculus Go, il nuovo visore VR wireless da utilizzarsi sia nel contesto dell’intrattenimento e dell’interazione con gli ambienti del Personal Computer sia nell’emisfero mobile, anche se la presenza di uno smartphone non è in questo caso strettamente necessaria.
Si parla di un prodotto davvero rivoluzionario e con un cuore davvero prestante corrisposto all’adozione di un’unità SoC made in Qualcomm per le revisioni Snapdragon 821 dei loro microprocessori integrati ex-top di gamma, gli stessi visti in dotazione standard a soluzioni del comparto mobile come OnePlus 3 e OnePlus 3T.
Oculus Go riporta caratteristiche distintive di ergonomia e leggerezza, grazia all’implementazione di plastiche frontali in comoda schiuma per la mascherina e cinghie di regolazione che garantiscono un comfort ottimale in ogni condizione di utilizzo. Il sistema di visualizzazione delle lenti è di nuova generazione ed è espressamente pensato per elevare al massimo livello il comfort visivo in relazione ai parametri di nitidezza ed ampiezza di campo visivo (Field of View).
Per quanto riguarda il FOV appena citato, di fatto, si parla di un’opzione in grado di assicurare il medesimo livello di ampiezza del concorrente Oculus Rift e quindi una visione ad ampio raggio dell’ambiente di realtà virtuale che concorre a generare un’esperienza davvero full-immersive con i contenuti.
I display che equipaggiano la nuova unità per la realtà virtuale Oculus Go sono del tipo LCD fast-switch con risoluzione d’uscita WQHD con una densità di pixel pari a 2.560×1.440 punti. Secondo il produttore, in questo caso, il nuovo livello di implementazione garantisce prestazioni visive ottimali e addirittura superiori a quanto previsto per una controparte OLED a parità di condizioni.
Tutto merito del nuovo sistema di riempimento dei pixel che riduce l’effetto screen-door effect, ovvero sia la visione di spazi neri tra i pixel dovuti alla distanza minima che intercorre tra le lenti ed il display del visore stesso.
Per quanto concerne ulteriori implementazioni multimediali si parla di un sistema audio surround integrato che non necessita dell’ausilio di auricolari esterni e quindi di scomodi sistemi dotati di cavi di collegamento o di opzioni wireless da acquistare separatamente. Ad ogni modo, per venire in contro a tutte le specifiche esigenze degli utenti, la società costruttrice ha previsto anche la contestuale presenza di un’uscita audio analogica nel classico formato da 3.5mm.
A correlare le dotazioni del nuovo visore VR per la realtà virtuale troveremo anche un apposito controller sulla falsa riga di quello proposto quest’anno dal competitor Samsung con il suo Gear VR 2017. Vista la netta somiglianza tra i due sistemi hardware di supporto, i developer potranno farsi carico di realizzare contenuti ad hoc perfettamente compatibili e mutuabili in contemporanea su entrambi i dispositivi. Di fatto, secondo quanto riferito espressamente dall’interessata, molte soluzioni interattive realizzate per Gear VR saranno direttamente compatibili con il nuovo Oculus Go.
Altro aspetto sicuramente interessante di questo nuovo prodotto? Sicuramente il prezzo. Si parla di un listino base stabilito nella misura di $199 al lancio. Un prezzo che a fronte di tutte le innovazioni proposte e della possibilità di sfruttare un componente comodo, poco ingombrante e totalmente wireless si traduce in circa un miliardo di nuovi acquirenti entro il prossimo anno.
I nuovi Developer Kit saranno concessi agli sviluppatori già da inizio Novembre 2017, mentre il mercato consumer conoscerà l’avvenire dei nuovi sistemi hardware per la realtà virtuale Oculus Go soltanto dall’inizio del prossimo anno.
Oculus Go è un progetto sicuramente innovativo e da non confondere con quello annunciato lo scorso anno per Santa Cruz che, invece, si corrisponderà ad un sistema top di gamma equipaggiato con SoC Qualcomm Snapdragon 835 da annunciarsi soltanto a partire dal 2018 con a bordo un sistema hardware totalmente standalone (nessuna cam, nessun cavo e nessun sensore esterno) dotato anche di controller dedicato e sistema del tutto simile all’Oculus Touch.
I nuovi sistemi di controllo in abbinamento alle dotazioni di sensori corrisposti al visore lavoreranno a stretto contatto con quest’ultimo allo scopo di fornire una feature denominata inside-out tracking, la quale consentirà di effettuare il tracking dei movimenti utente e del corpo nello spazio senza uso di componenti esterni e Personal Computer. La nuova tecnologia spaziale posizionale permetterà di individuare gli oggetti nello spazio e di modificare contestualmente la loro posizione negli ambienti VR.
Si tratta certamente di sistemi all’avanguardia, che beneficiano anche di una nuova promozione permanente che concede i bundle ad un prezzo più accessibile che in passato, ovvero sia a €449, sia per Rift che per Touch. Tra l’altro, Oculus prevederà anche la vendita di un “Oculus Rift for Business bundle” dal costo di $900 con inclusi il visore, i controller Oculus Touch, tre sensori ambientali, un telecomando Oculus e tre cinghie. La maggiorazione di prezzo, in questo caso, si deve alla copertura delle spese di garanzia ed a costi accessori da sostenere in relazione alla gestione del servizio clienti dedicato.
Sempre da Oculus, inoltre, sono giunti nuovi interessanti annunci legati allo sviluppo del comparto software per l’aggiornamento Rift Core 2.0 che si renderà disponibile in Beta già a partire dal mese di Dicembre 2017. L’update avrà il preciso scopo di introdurre una nuova UI chiamata Oculus Dash espressamente ottimizzata per i controllori Touch, ora decisamente più user-friendly e con supporto alle funzionalità di Virtual Desktop per lo showing di app PC in formato multiplo su schermi virtuali. Una nuova Dash che offrirà anche ampio spazio ad una nuova Oculus Home completamente riprogettata.
Il mondo della realtà virtuale sta sicuramente cambiando in positivo offrendo un prospetto di utilizzo decisamente lontano dalla logica del passato, in cui la possibilità di contare su un ambiente totalmente full-immersive era solo marginalmente apprezzabile e di certo desiderabile. Tu che cosa ne pensi della realtà virtuale mobile e dei vari campi di applicabilità previsti? Risulta davvero utile e funzionale anche nel comparto business e della produttività o il suo ruolo è solo meramente multimediale? Spazio a tutte le tue personali considerazioni al riguardo.