Sin dall’Antica Grecia Marte è il pianeta del nostro sistema solare più studiato e più interessante. Sarà il suo colore rosso, la sua vicinanza a noi ma da sempre si è sostenuto potesse ospitare degli esseri viventi, chiamati successivamente marziani.
Insieme agli altri pianeti del sistema solare si è formato con la condensa della nebulosa solare. Inizialmente in un miliardo e mezzo di anni è passato da un clima caldo e umido a un clima freddo e arido, quest’ultimo rimasto fino ad oggi.
Storia e composizione di Marte
Nel periodo Esperiano è stato caratterizzato da un forte bombardamento di asteroidi che hanno contribuito alla formazione di crateri. Il notevole numero di crateri sulla sua superficie lo contraddistingue dagli altri pianeti del Sistema Solare. E’ proprio in questo periodo che si è formato il “Grande monte dell’Olimpo” situato nell’emisfero boreale, il più grande cratere della superficie formatosi dall’impatto con un pianeta grande circa quanto Plutone. E’ presente però una grande pianura povera di crateri.
Il pianeta è formato principalmente da silicio sulla crosta mentre nel nucleo da nichel, ferro e zolfo. Questi elementi gli conferiscono un campo magnetico relativamente basso.
Inizialmente si pensava non fossero presenti distese di acqua ma una scoperta del 2017 della NASA ha rivelato un piccolo lago ghiacciato. Da qui sono aumentate le speranze di trovare vita e numerose agenzie spaziali hanno condotto missioni e studi per trovarne qualcuna.
Microrganismi sotterranei marziani
Recentemente degli esperti dell’Università di Brown, università privata statunitense, ha scoperto che potrebbero essere state o esserlo tuttora presenti delle micro forme di vita. Come dichiarato dal direttore dello studio basato su dati fisici e chimici, sotto la superficie marziana potrebbe essersi formato dell’idrogeno dissolto e successivamente una biosfera. Tali condizioni sono molto simili alla vita sotterranea presente sulla Terra e quindi potrebbero esserci dei microrganismi marziani.
Gli studi di prova. Condotti in base al materiale ricavato da missioni precedenti e dati antichi della Terra, si è potuta attuare una stima sulla grandezza della superficie sotterranea ospitante vita: parecchi chilometri. Le radiazioni del Sole su Marte sono più forti per la debole atmosfera e diminuiscono notevolmente la probabilità di trovare vita simile alla nostra.
Bisogna ben ricordare che un pianeta favorevole alla vita è diverso da un pianeta che ospita vita. Per avere la certezza della presenza di vita su Marte dovremmo aspettare i risultati di missioni successive.