Una casa futuristica stampata in 3D consentirebbe agli ospiti di “sperimentare” come sarebbe la vita su Marte restando comodamente sul nostro pianeta e presto offrirà la possibilità di sperimentare come sarebbe intraprendere una vacanza interplanetaria, sostengono i responsabili del curioso progetto. Immerso nei boschi della parte settentrionale dello stato di New York, Tera (questo il nome della futuristica abitazione) sarà disponibile per i visitatori desiderosi di sperimentare la vita su Marte.
Tera nasce da un’idea di AI SpaceFactory, un’agenzia di design di New York che ha vinto 500.000 dollari all’inizio di quest’anno per essersi posizionata al primo posto all’Habitat Challenge 3D-Printed della NASA con il suo precedente progetto: l’abitazione “Marsha“. Ogni soggiorno sarà utilizzato per finanziare la missione dell’azienda, che spera di ricercare e sviluppare tecnologie rinnovabili e sostenibili.
Questa tecnologia sarà usata sia qui sulla Terra che, dicono, un giorno come base per una colonia sostenibile su Marte. I materiali di Tera sono biodegradabili. È stata costruita con le stesse tecnologie di stampa 3D e materiali di Marsha per consentire una vita sostenibile su Marte a lungo termine. Come il suo predecessore, il “Martian habitat Marsha”, Tera è stato realizzato in un materiale composito biopolimerico stampato in 3D, un materiale sviluppato da colture come il mais e la canna da zucchero. È stato testato e riconosciuto dalla NASA stessa come almeno il 50% più forte e più durevole del calcestruzzo.
Un portavoce dell’azienda ha dichiarato: “Questo materiale ha il potenziale per rappresentare un passo avanti rispetto al cemento e all’acciaio tradizionali, portando a un futuro in cui possiamo eliminare il massiccio spreco di materiali non riciclabili del settore edile. Potrebbe trasformare il modo in cui costruiamo sulla Terra e salvare il nostro pianeta“.
L’innovativa struttura può ospitare gli astronauti e proteggerli dai forti venti e dalle radiazioni solari ed è completamente attrezzata con laboratori, dormitori e aree fitness. La AI SpaceFactory ha costruito il modello utilizzando la stampa 3D automatizzata e ha completato un cilindro di grandi dimensioni in grado di contenere 5.500 l di acqua utilizzando macchine da stampa 3D automatiche.
Per questi “pods“, il team ha usato quello che chiamano un “polimero marziano” che la ditta dice essere prodotto creato con un materiale presente anche su Marte. Il polimero viene utilizzato come sostituto del cemento ed è salutato dall’azienda come una forma innovativa di materiale da costruzione.
AI SpaceFactory lo ha descritto sul suo sito web come resistente alla trazione e alla compressione. La compagnia sostiene che la NASA abbia bisogno di inviare macchine su Marte prima degli astronauti umani per “raccogliere” il composto dal suolo marziano: ciò fornirebbe le materie prime per le stampanti robotizzate per poi arrivare ad iniziare la costruzione in loco.
Quando si parla di lotta al cambiamento climatico è un concetto per molti sbagliato, perlomeno per come viene fatto passare.…
L'istruzione supplementare e la formazione continua sono temi spesso associati al miglioramento delle competenze professionali e alla crescita personale, ma…
Una svolta nel campo della visione artificiale potrebbe cambiare per sempre la capacità di droni, veicoli autonomi e robot di…
La percezione tattile è una delle capacità sensoriali più affascinanti e complesse dell'essere umano, permettendoci di interpretare il mondo circostante…
La lettura è molto più che un semplice passatempo: essa può influenzare profondamente il nostro benessere psicologico, in modi spesso…
Dato il grandissimo successo Panasonic Lumix S5, l'azienda orientale negli ultimi anni ha pensato di mettere a disposizione del pubblico…