Le formiche operaie sono conosciute poiché svolgono determinati compiti, da babysitter per i piccoli della regina dal fare le infermiere. Tuttavia una specie di formica operaia mediterranea non solo svolge questi compiti, ma si occupa della riproduzione della propria regina, trasportandola fuori da nidi nascosti per farla accoppiare.
Si tratta del primo caso di matchmaking in questa specie animale. Nonostante le loro piccole dimensioni riescono a trasportare grandi pesi e tutto questo per evitare la consanguineità. Queste specie ha necessariamente bisogno della diversità per non rischiare di estinguersi.
Gli scienziati che hanno partecipato allo studio hanno mappato, tra il 2014 al 2019, 175 colonie di queste specie di formiche nel sud della Francia. Hanno osservato come le formiche operaie trasportano le regine afferrandole saldamente nelle loro mandibole e trascinandole sulla schiena, rilasciando la regina solo una volta fuori da un nido straniero. Dopo di ciò alla regina è permesso di entrare nella stanza per l’accoppiamento, vicino all’ingresso del nido piena di maschi pronti a riprodursi.
La regina esterna si accoppia quindi con le formiche maschi, conservando il loro sperma in una sacca chiamata spermateca per il resto della sua vita. Una volta che la regina si è accoppiata con successo, trascorre l’inverno nel nido straniero prima di essere avviata in primavera per iniziare la propria colonia. Questo comportamento sembrerebbe essere correlata alle rigide regole delle formiche sull’allocazione delle risorse.
Può essere nell’interesse di una colonia prendersi cura di una regina straniera che porta i loro geni, ma i non tollerano più di una regina che depone le uova ad alta intensità di risorse in un nido per troppo tempo; le operaie possono spesso diventare ostili, persino omicide, a qualsiasi regina che resti benvenuta. L’eccessiva consanguineità viene solitamente contrastata attraverso voli nuziali, singoli eventi estivi durante i quali maschi e femmine alati prenderanno il volo per riprodursi in grandi sciami.
Tuttavia siccome i maschi di questa specie non hanno le ali e non volano e le ali delle regine non vengono usate per volare il lavoro sporco viene fatto fare alle operaie. Anche con questi zelanti sforzi di ridistribuzione, la consanguineità gioca ancora un ruolo vitale nei cicli riproduttivi delle formiche. Esperimenti genetici hanno rivelato che i due terzi di tutti gli accoppiamenti di Cardiocondyla avvengono tra parenti stretti. Queste regine tendono ad accoppiarsi con circa otto maschi nella loro vita, quattro dei quali, in media, sono fratelli.
Rimangono misteri, come quello che fa sì che le formiche operaie cariche di regine saltino i nidi più vicini a favore di quelle più lontane, o quali altre regole potrebbero governare le decisioni delle operaie su dove lasciano le loro regine. Le risposte a queste domande potrebbero rimanere elusive fino a quando i ricercatori non troveranno un modo per far eseguire alle formiche il comportamento di trasporto in un ambiente di laboratorio.
Foto di Rudy and Peter Skitterians da Pixabay
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