Siamo abituati a pensare di aver distrutto buona parte del pianeta, di averne reso invivibile una grossa fetta. È in parte verso, ma vale il discorso che distruggiamo quello che tocchiamo. Secondo un nuovo studio infatti, circa la metà della terra priva di ghiaccio rimane significativamente intatta e senza influenza umana.
Lo studio che ha determinato questo è partito da alcuni ricercatori della National Geographic Society e dall’Università della California. Per arrivare a questo risultato hanno esaminato delle mappe globali, quattro tra le più recenti mai immortalate. Se è vero che metà della terra ha visto il nostro passaggio, si parla di Città, allevamenti, miniere, campi agricoli e altro, l’altra metà no.
L’autore principale dello studio, Jason Riggio: “L’incoraggiante da asporto di questo studio è che se agiamo in modo rapido e deciso, c’è una finestra sottile in cui possiamo ancora conservare circa la metà della terra della Terra in uno stato relativamente intatto.”
Salvare l’altra metà del pianeta per salvarlo tutto
Bisogna di cercare di fare di più per proteggere questa fetta di natura incontaminata. Qualcosa è già stato fatto tanto che il 15% della superficie terrestre è protetta, ma vale solo il 10% per quanto riguarda il mare. Detto questo, ci sono anche progetti che prevedono di allargare tale protezione al 30% su terra e ben il 50% in acqua.
Le parole della co-autrice, Erle Ellis: “Sebbene gli usi della terra umana minaccino sempre di più gli habitat naturali rimanenti della Terra, specialmente nelle aree più calde e più ospitali, quasi metà della Terra rimane ancora in aree senza un uso intensivo su larga scala. Il raggiungimento di questo equilibrio sarà necessario se speriamo di raggiungere ambiziosi obiettivi di conservazione. Ma il nostro studio dimostra in modo ottimistico che questi obiettivi sono ancora a portata di mano.”