Un team internazionale di ricercatori, guidati dalla Technical University of Munich, ha analizzato, in modo molto dettagliato, la composizione chimica e le molecole complesse presenti nel meteorite Tissint, scoprendo al suo interno un’enorme diversità di composti organici.
Il meteorite è precipitato il 18 luglio 2011 in Marocco, nella regione della valle di Oued Drâa, a est di Tata, nelle vicinanze di Tissint, il villaggio marocchino a cui il meteorite stesso deve il nome. Si tratta di un piccolo pezzetto di Marte che ha viaggiato nello spazio fino a cadere sul nostro Pianeta nel deserto marocchino.
Il meteorite ha iniziato il suo viaggio dalla superficie di Marte probabilmente a causa dell’impatto di un asteroide sul Pianeta Rosso, avvenuto centinaia di milioni di anni fa. Quello di Tissint è un meteorite davvero prezioso, infatti non solo è uno dei soli cinque meteoriti provenienti da Marte di cui abbiamo osservato la caduta sulla Terra e ne abbiamo raccolto i frammenti, ma è anche uno dei meno contaminati che siano stati mai analizzati.
Il frammento di superficie marziana caduto sulla Terra è una roccia basaltica di origine vulcanica. È stato classificato nella categoria delle shergottiti. Circa tre quarti di tutte le meteoriti marziane sono classificate come shergottiti, una delle cinque grandi classi di meteoriti marziani.
Questo gruppo deve il suo nome al meteorite Shergotty caduto a Sherghati in India nel 1865. Le shergottiti sono rocce magmatiche che in base ai minerali che contengono e alla dimensioni dei cristalli si dividono in tre gruppi principali: Basaltiche, Olivino-Phyric (ad elevato contenuto di olivina) e Lherzolitiche. Possono essere divise in alternativa in tre o quattro gruppi in base al loro contenuto di terre rare.
La roccia di Tissant è povera di alluminio, ricca di ossido di magnesio e altri elementi come nichel, cromo e cobalto. Inoltre lo studio condotto dal team di ricercatori guidati da Philippe Schmitt-Kopplin dell’Università tecnica d Monaco di Baviera, ha individuato un’abbondanza di composti organici all’interno della roccia marziana.
Grazie a sofisticate tecniche il team guidato da Schmitt-Kopplin ha infatti potuto eseguire un’analisi molto approfondita dei composti del meteorite, riuscendo a stilare l’elenco più completo delle molecole organiche mai trovate in un meteorite marziano.
In questa roccia marziana, secondo le analisi, sarebbero infatti presenti diversi composti del carbonio tra cui acidi carbossilici, composti aromatici, alcheni, aldeidi e anche composti organometallici, tra cui spicca l’organomagnesio.
Queste molecole infatti forniscono informazioni importanti e preziose sugli eterogenei processi di formazione nei minerali della crosta e del mantello di Marte. Ad esempio è la prima volta che viene identificata la presenza di organomagnesio, un composto che potrebbe fornire nuove idee sui processi geochimici ad elevate temperature e pressioni che hanno modellato il cuore di Marte.
Infatti, anche se spesso associamo le molecole organiche alla vita come la conosciamo sulla Terra, queste possono in realtà essere anche il frutto di processi geologici e chimici. Le molecole nella roccia di Tissent quindi potrebbero aiutare la scienza a ricostruire importanti dettagli sulla geochimica passata del Pianeta Rosso e sulla sua formazione.
Ph. Credit: Philippe Schmitt-Kopplin et al. – Science Advances. 2023
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