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Un microrobot magnetico ha attraversato roteando il colon di un topo vivo

I ricercatori della Purdue University stanno sperimentando un microrobot magnetico su animali vivi con lo scopo in futuro di poter trasportare carichi utili di farmaci nel corpo umano. Il robot ha viaggiato con successo nel colon di un topo anestetizzato superando tutte le condizioni difficili che può comportare un tale percorso, questo grazie al suo roteare su se stesso come una sorta di pneumatico. Trasportare farmaci direttamente sul sito di destinazione potrebbe rimuovere effetti collaterali che il farmaco causerebbe interagendo con altri organi durante il percorso.

Lo studio, pubblicato sulla rivista Micromachines, è la prima dimostrazione di un microrobot che rotea attraverso un sistema biologico vivo. Il dispositivo, piccolo quanto un capello umano, è stato controllato e alimentato in modalità wireless dall’esterno attraverso un campo magnetico. Spingendo in avanti e ribaltandosi come se eseguisse una serie di capriole, il microrobot è stato in grado di viaggiare nel colon nonostante fluidi e materiali che navigavano nella direzione opposta. Un video che trovate qui sotto spiega tutto il lavoro effettuato dai ricercatori.

Il futuro della medicina: microrobot che trasportano farmaci nel corpo umano

Il team ha condotto gli esperimenti in topi vivi sotto ​​anestesia, inserendo il microrobot in una soluzione salina attraverso il retto. Hanno poi usato apparecchiature ad ultrasuoni per osservare in tempo reale come si muoveva il microrobot nell’organismo. I microrobot potrebbero essere testati anche sui maiali dato che hanno un fegato simile a quello degli umani. Ovviamente il passaggio da animali ad essere umani può richiedere dozzine di robot, ma ciò significa anche il poter raggiungere più siti con carichi utili di farmaci.

Gli scienziati hanno anche testato la capacità del microrobot di trasportare e rilasciare un carico utile di un farmaco in una fiala di soluzione salina. Rivestendo il dispositivo con un finto farmaco fluorescente, il bot ha trasportato con successo il carico utile prima che si diffondesse lentamente dal suo corpo un’ora dopo.

I microrobot magnetici, fatti a buon mercato di polimero e metallo, non sono tossici e sono biocompatibili. I macchinari di produzione comunemente usati potrebbero potenzialmente produrre centinaia di questi microrobot contemporaneamente. I ricercatori ritengono che i microrobot potrebbero agire in futuro come strumenti diagnostici per l’uomo oltre che veicoli per la somministrazione di farmaci nel corpo umano.

Ph. Credit: Micromachines

Marco Inchingoli

Nato a Roma nel 1989, Marco Inchingoli ha sempre nutrito una forte passione per la scrittura. Da racconti fantasiosi su quaderni stropicciati ad articoli su riviste cartacee spinge Marco a perseguire un percorso da giornalista. Dai videogiochi - sua grande passione - al cinema, gli argomenti sono molteplici, fino all'arrivo su FocusTech dove ora scrive un po' di tutto.

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