Un mistero che da oltre 50 anni circonda un paio di denti fossilizzati potrebbe essere stato risolto da una nuova ricerca, in base alla quale le iene una volta abitavano l’Artico. Un team di ricercatori ha identificato i denti, trovati nello Yukon negli anni ’70, come appartenenti ad un antenato delle odierne iene vissuto un milione di anni fa.
Le loro scoperte sono state pubblicate martedì sulla rivista scientifica Open Quaternary. La scoperta fa nuova luce sull’evoluzione di questi feroci “spazzini della savana”. I due denti sono stati trovati durante una spedizione paleontologica nel “bacino del Vecchio Corvo”, nello Yukon, nel 1973.
Gli esploratori indigeni hanno lavorato con gli scienziati per studiare i resti rinvenuti nella regione per oltre un secolo, afferma Grant Zazula, paleontologo. Ma su oltre 50.000 esemplari raccolti, solo due potrebbero appartenere a una iena. Ci sono voluti quasi 50 anni per scoprire cosa fossero e a chi appartenessero; i denti sono poi stati esposti nel Canadian Museum of Nature di Ottawa, dove sono stati notati per la prima volta da Zazula.
Gli scienziati avevano a lungo ipotizzato che i denti potessero appartenere ad una iena, ma la teoria non era stata mai confermata. Il professor Zazula ha collaborato con Jack Tseng, biologo evoluzionista, specializzato proprio nello studio delle iene presso l’Università di Buffalo, e Lars Werdelin del Museo svedese di Storia Naturale.
“È stato un vero e proprio incontro di grandi menti“, ha detto Zazula. “Tseng è infatti così preparato in materia di fossili e sull’organismo delle iene che ha capito immediatamente ciò che erano“. Ulteriori test hanno determinato l’età dei fossili, che risalirebbero tra 850.000 e 1.4 milioni di anni fa. Sebbene le iene moderne vivano prevalentemente in Africa, i fossili appartenenti al loro antenato sono stati trovati nel nord della Mongolia e addirittura all’estremo ovest del Messico.
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