News

Morte: uno scienziato spiega cosa accade al nostro corpo appena prima

La morte è qualcosa di inevitabile per tutti noi, eppure gli scienziati sanno ancora molto poco del processo biologico che c’è dietro. Una cosa è certa, anche qualcosa di così delicato, potrebbe celare qualcosa che i medici credono di aver osservato durante uno studio. Un esperto ha infatti rivelato come tale processo avviene e potrebbe aver risposto a molte domande sui misteri che lo circondano. Gli studi sul fenomeno morte sono ancora molto pochi e soprattutto molto distanti fra loro nel tempo, cosa che ha impedito la creazione di una letteratura unitaria.

Un esperto di cure palliative ha dichiarato che il processo di morte di solito si verifica effettivamente circa due settimane prima che il cuore smetta di battere per l’ultima volta. Seamus Coyle, ricercatore presso l’Università di Liverpool, ha parlato del processo di morte e ha dichiarato in proposito: “Il processo di morte inizia circa due settimane prima del trapasso. Durante questo periodo infatti, le persone di solito fanno fatica a camminare e diventano più assonnati, riuscendo a rimanere svegli per periodi sempre più brevi. In gergo, si usa dire che le persone stanno morendo attivamente“.

 

A poco tempo dalla morte, in alcuni casi il nostro corpo rilascia sostanze “palliative” che attenuano la sofferenza

Ciò che effettivamente accade nel corpo al momento della morte è in gran parte sconosciuto, ma alcuni studi ipotizzano che una scarica di diverse sostanze chimiche venga rilasciata dal cervello. Queste includono endorfine, che possono indurre sentimenti euforici in una persona. Coyle ha in merito dichiarato: “L’effettivo momento della morte è difficile da stabilire, ma uno studio non ancora pubblicato suggerisce che, man mano che le persone si avvicinano alla morte, c’è un aumento nella produzione di alcune sostanze chimiche. Per le persone affette da cancro, ad esempio, i marker infiammatori salgono“.

Coyle quindi conclude: “Alla fine, ogni caso è a sè e non si può prevedere chi avrà una morte serena e chi no. Penso che alcuni dei pazienti che ho visto morire non abbiano beneficiato di una scarica di sostanze chimiche che ne abbiano garantito la privazione dal dolore. Mi viene in mente un numero di giovani a me affidati, ad esempio, che hanno avuto difficoltà ad accettare di morire. Avevano famiglia e non si sono mai rassegnati alla cosa“.

Nello Giuliano

Recent Posts

Il mistero del cromosoma Y: la nostra specie è a rischio estinzione?

Il cromosoma Y, custode dei geni che determinano le caratteristiche maschili, sta vivendo un lento declino. Nel corso dell'evoluzione, ha…

19 Settembre 2024

Attenzione alla nuova truffa del pacco Amazon

Avete ricevuto a casa un pacco Amazon che non avete ordinato e al suo interno c'è solamente un codice QR?…

19 Settembre 2024

Propofol: come l’anestetico interrompe i percorsi della coscienza

Il propofol è un farmaco ampiamente utilizzato in anestesia per la sua capacità di indurre rapidamente uno stato di incoscienza.…

19 Settembre 2024

WhatsApp: finalmente si possono menzionare i contatti negli stati

WhatsApp continua a sfornare novità interessanti. Dopo averci lavorato per diverse settimane, la funzione che permette di menzionare i contatti…

18 Settembre 2024

Il mistero dei Eureka Moments: la scienza dietro le idee geniali

Gli "eureka moments," o illuminazioni improvvise, rappresentano quei momenti in cui un'idea rivoluzionaria appare all'improvviso nella mente, come un lampo…

18 Settembre 2024

Covid-19: come la pandemia ha trasformato la salute mentale dei giovani

La pandemia di Covid-19 ha lasciato un segno indelebile sulle vite di milioni di persone, influenzando vari aspetti della salute…

18 Settembre 2024