Un gruppo di ricercatori potrebbe aver risolto il mistero della mummia di Belfast, ovvero le cause della morte di Takabuti, questo il nome della defunta mummificata. La mummia, esposta al Museo Ulster, potrebbe essere stata la vittima di un omicidio. Secondo gli studiosi infatti, Takabuti potrebbe essere stata accoltellata alle spalle.
Inoltre, da questo ultimo studio sul reperto, emergono altre importanti novità. Takabuti potrebbe non essere stata egiziana. Dall’analisi del DNA della donna, sembrerebbe geneticamente più vicina agli europei che non agli egiziani.
Takabuti, la giovane mummia di Belfast
La mummia di Takabuti fu scoperta nell’antica città egizia di Tebe (l’odierna Luxor) da Thomas Greg e portata a Belfast nel 1834. Da quando è in mostra all’Ulster Museum, la “giovane” mummia è stata l’attrazione principale per i visitatori. Il recente progetto di ricerca, è stato reso possibile dai finanziamenti del Friends of the Ulster Museum.
I risultati della ricerca, eseguita anche con scansioni e test forensi, sono stati pubblicati nel 185° anniversario della scoperta della mummia. Secondo la prof.ssa Rosalie David, egittologa dell’Università di Manchester, questo studio aggiunge molti dettagli alla nostra comprensione della morte di Takabuti e, indirettamente, anche sul più ampio contesto storico dell’epoca in cui ha vissuto. Secondo la professoressa David infatti, la scoperta delle tracce genetiche europee nel DNA di questa donna vissuta in Egitto, apre nuovi scenari sulla storia dell’Antico Egitto.
Nel 2009 la BBC Northen Ireland, realizzo un documentario su Takabuti, dal titolo “Show Me The Mummy” (Mostrami la Mummia), in cui fu ricreato l’aspetto fisico della donna. Inoltre nel documentario fu mostrato uno strano oggetto rinvenuto nella sua cavità toracica. All’epoca gli archeologi ipotizzarono si trattasse del cuore di Takabuti, ma le recenti approfondite indagini sugli ultimi istanti di vita della donna, rivelano che si tratta di qualcosa di molto diverso. Il cuore di Takabuti è infatti stato trovato al suo posto, perfettamente intatto e conservato. Ma allora che cos’è quello strano oggetto ritrovato nel corpo della mummia?
Le cause della morte: fu un omicidio
Secondo i ricercatori, gli ultimi momenti della vita di Takabuti furono a dir poco turbolenti. Lo strano oggetto ritrovato sarebbe infatti del materiale usato per chiudere la ferita nella schiena della donna, morta dunque per accoltellamento.
Con le ultime indagini possiamo dunque comporre un ritratto più completo della mummia. Takanuti visse a Tebe nel periodo della XXV dinastia, dunque 2600 anni fa. Era figlia di Nepare, sacerdote nel tempio di Amon a Karnak. Sua madre, Tasenirit, era forse di origine europea o caucasica. Anche se non è da escludere che la stessa Takabuti fosse una straniera, giunta in Egitto da un altro luogo. La donna era proprietaria di una casa a Tebe, dunque si presume che fosse sposata. Morì all’età di vent’anni per accoltellamento alla schiena e fu sepolta vicino al tempio di Hatshepsut.
Le particolari caratteristiche fisiche della donna
Riguardo le sue caratteristiche fisiche, i ricercatori hanno avuto non poche sorprese. Il cuore, inizialmente mancato dagli esami, è presente e conservato e la donna era alta 1,52 m. Ma non sono queste le caratteristiche singolari della mummia di Takabuti. Ciò che ha sorpreso i ricercatori sono delle rare condizioni riscontrate nella donna. La mummia mostrava infatti 33 denti, anziché 32, una condizione che si presenta solo nello 0,02% della popolazione, Aveva inoltre anche una vertebra in più, condizione questa che si verifica nel 2% della popolazione.
I nuovi importanti risultati sono stati possibili, come spiega il dott. Greer Ramsey, curatore di archeologia presso i National Museums NI, grazie al progresso della scienza e alle nuove tecniche di analisi. Alle radiografie, alle scansioni TC, all’analisi dei capelli e alle datazioni al radiocarbonio, si sono infatti aggiunti i test del DNA e le nuove interpretazioni delle TC della mummia, che hanno fornito nuovi ed importantissimi dettagli.
Ad esempio, continua Greer “Il significato della conferma della presenza del cuore di Takabuti, non è da sottovalutare, poiché nell’antico Egitto questo organo veniva rimosso nell’aldilà, per poter essere pesato e decidere la sorte del defunto. Se il cuore fosse risultato troppo pesante il demone Ammit lo avrebbe divorato, decretando il fallimento del viaggio verso l’aldilà.”
Immagini: BBC – Northen Ireland