La missione Apollo 9 lanciata dalla NASA nel 1969, vide protagonisti tre astronauti atterrarono sulla Luna per la prima volta, passando 10 giorni nell’orbita terrestre. James McDivitt, David Scott e Rusty Schweickart decollarono dalla Terra il 3 marzo 1969 e tornarono il 13 marzo dopo aver completato 151 viaggi intorno alla Terra. Questo volo di prova fu essenziale per la missione Apollo 11 che venne effettuata solo quattro mesi dopo.
Mentre il trio era in orbita nello spazio sono state scattate diverse immagini della Luna e alcuni cospiratori credono di aver notato qualcosa di strano in alcune di queste fotografie. Il noto teorico Scott C. Waring ha analizzato le foto e pare abbia individuato una flotta di UFO in viaggio su una facciata della Luna. I presunti “oggetti volanti” risultano essere lunghi fino a 3 km e sembrano essere estremamente sottili.
Il complottista ha così commentato sul suo blog ET Database: “Gli UFO che erano lunghi oltre 2-3 km sono stati visti e riportati da piloti e altri testimoni oculari, io stesso ho avvistato gli UFO in una foto della NASA della superficie lunare grandi circa 10 km di diametro.”
“Ecco ancora tre UFO, lunghi e di dimensioni gigantesche che volano sulla Luna registrati nientemeno che dalla NASA!”, ha continuato Waring.
“La NASA può dire quello che vuole, definirlo un problema tecnico, un graffio, una lente economica, ma vi ricordo che la NASA acquista solo le parti di migliore qualità e dalle prestazioni più elevate per le sue osservazioni,” riferisce il “cacciatore di alieni”.
Alcuni cospiratori credono che la Luna possa essere occupata dagli alieni e per questa ragione la NASA non ci è più tornata da quando le missioni Apollo si sono concluse negli anni ’70. Ora l’agenzia spaziale ha deciso di andare a sbrigare i suoi “affari lunari” lasciati incompiuti istituendo una base sulla Luna. Le nuove missioni se tutto va bene dovrebbero partire nel 2024.
La NASA vorrebbe creare una sorta di colonia lunare che permetterebbe all’uomo di studiare più efficacemente la Luna. La base funzionerebbe come una specie di checkpoint tra la Terra e Marte. La compagnia ha dichiarato: “Dopo aver riportato gli umani sulla Luna nel 2024, vorremo stabilire un’esplorazione lunare sostenibile entro il 2028. L’acquisizione di nuove esperienze sulla Luna preparerà la NASA a inviare i primi umani su Marte a metà degli anni 2030.”
“La NASA prevede di selezionare i nuovi astronauti a metà del 2021 per iniziare l’addestramento della prossima classe di esploratori spaziali della Generazione Artemis.”
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