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NASA: un nuovo bando per andare sulla Luna e poi su Marte

Sono passati davvero molti da quando i primi sette astronauti Mercury decretarono l’inizio della carriera spaziale degli Stati Uniti. Da allora, ovvero dagli anni Sessanta, in tutto sono stati 350 gli astronauti arruolati in forza alla NASA, con un massimo di 100 astronauti in servizio nei momenti di massimo splendore dell’attività spaziale della NASA.

 

Record di domande per il precedente bando della NASA

A sfondare però ogni record è stata l’ultima selezione dell’agenzia spaziale statunitense. Per il bando di concorso del 2015, arrivarono a Houston circa 18.330 domande, contro le 8.000 del bando del 1978, sino a quel momento detentore del record.

Allora infatti la promessa dello spazio era a portata di mano, dato che la NASA aveva annunciato una serie di viaggi frequenti del suo Shuttle. Viaggi che poi non furono così frequenti e che furono funestati da due gravi incidenti, fino a che nel 2011 lo Shuttle non andò definitivamente in pensione. Da allora la NASA si è dovuta affidare alla russa Soyuz per i suoi viaggi, con un costo di 80 milioni di dollari per ogni lancio.

Disillusi dal fallimento dello Shuttle, molti avevano abbandonato la NASA, vedendo sfumare il loro sogno di un viaggio spaziale. Ma nel 2015 gli Stati Uniti hanno ricominciato ad appassionarsi allo spazio e alla sua esplorazione. Per questo il bando di quell’anno ha visto un grande interesse ed una grande partecipazione. Delle oltre 18 mila domande, furono selezionati moltissimi candidati, tra i 29 ed i 42 anni, di cui la metà circa erano donne. Ma solo 11 di loro hanno ricevuto lo scorso gennaio le aquile d’argento, ovvero il riconoscimento ufficiale del loro ingresso nella rosa di astronauti della NASA.

 

Alla ricerca di nuove leve per le missioni sulla Luna

Con questo ultimo gruppo arrivano dunque in totale a 48 gli astronauti dello Space Center di Houston. Ma evidentemente non sono abbastanza per soddisfare tutte le richieste pervenute all’agenzia spaziale statunitense. La NASA ha infatti indetto un nuovo bando, che si chiuderà alla fine del mese, esattamente alle 23:59 del 31 marzo.

La prima fase di questo bando prevede una valutazione online che richiede fino a due ore di tempo per essere completata. Alla valutazione faranno seguito poi, nel caso si superi la fase online, una serie di test e degli esami fisici. I risultati dei test e i nominativi degli ammessi saranno resi noti a metà del prossimo anno.

Per partecipare al nuovo bando ovviamente i requisiti sono davvero ad alti livelli. Oltre alla cittadinanza americana infatti, i candidati devono essere in possesso di un master in materie scientifiche, (ingegneria, scienze biologiche, scienze fisiche, informatica e matematica) o presso un istituto accreditato.

Al pari del master possono essere considerati anche: due anni di lavoro per un dottorato di ricerca in un campo scientifico; un dottorato in medicina od in osteopatia; completamento di un corso da pilota, riconosciuto a livello nazionale o internazionale. Ma essere piloti non basta, se questo è infatti l’unico requisito di alto livello, allora bisogna anche essere in possesso di una laurea od un diploma di scuola superiore in ambito scientifico.

 

La generazione Artemis, dalla Luna la NASA punterà Marte

Il nuovo gruppo è già stato battezzato generazione Artemis, proprio perché la missione Artemis, quella che porterà di nuovo l’uomo sulla Luna, sarà il loro principale obiettivo. E poi chissà, dalla luna potrebbero arrivare su Marte.

Entro la fine dell’anno potrebbero anche riprendere i viaggi spaziali su astronavi statunitensi. Grazie alla Crew Dragon di Space X e alla Starliner della Boeing, la NASA non avrà più bisogno dei servigi russi per portare i suoi astronauti sulla Stazione Spaziale Internazionale.

Sarà poi la volta della Luna e gli astronauti della Generazione Artemis potrebbero essere i primi a viaggiare con la Orion, la navicella che attraccherà alla piattaforma in orbita lunare Gateway. Potrebbero anche essere i primi a mettere piede sulla Luna nel 2024 e a far parte delle missioni stabili sulla Luna che la NASA intende realizzare entro il 2028. Nel 2030 infine il grande passo, l’uomo andrà su Marte, o per lo meno è quello che spera la NASA.

Valeria Magliani

Instancabile giramondo, appassionata di viaggi, di scoperte e di scienza, ho iniziato l'attività di web-writer perché desideravo essere parte di quel meccanismo che diffonde curiosità e conoscenza. Dobbiamo conoscere, sapere, scoprire e viaggiare, il più possibile. Avremo così una vita migliore, in un mondo migliore.

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