La missione InSight continua i suoi progressi su Marte. Dopo aver posizionato il primo sismografo sul suolo del pianeta Rosso, il braccio meccanico del lander, lo ha coperto con un particolare coperchio, appositamente creato.
Il sismografo è uno strumento molto preciso, e molto prezioso. Il lander dopo averlo appoggiato a terra assieme ai cavi di collegamento dati, lo ha dotato della sua “armatura protettiva”. Questo scudo proteggerà il sismografo dalle tremende condizioni meteorologiche di Marte. I suoi venti, le tempeste di sabbia ed i cambiamenti di temperatura, potrebbero infatti interferire con le misurazioni. Proteggendo quindi lo strumento con lo scudo, si otterranno delle analisi più precise.
Attraverso le registrazioni del sismografo installato da InSight su Marte, saranno rilevati anche i più deboli terremoti, l’impatti di meteoriti e molti altri fenomeni sconosciuti.
Inoltre, poiché le onde sismiche trasportano le informazioni degli strati di roccia che attraversano, le misurazioni di InSight ci aiuteranno a comprendere la composizione interna del Pianeta Rosso. Potremo così ottenere dati utili per confrontarlo con la Terra e con la Luna.
Oltre al sismografo, InSight è dotata anche di un sensore di temperatura che arriva fino a 5 m di profondità (la sonda HP3) ed un esperimento italiano di radioscienza, LARRI (Laser Retro-Reflector for Insight). Grazie al sistema LARRI, tramite l’invio di segnali radio tra il lander e la Terra, sarà possibile determinare l’esatta posizione di InSight su Marte. Inoltre permetterà di individuare con estrema precisione il “meridiano zero” del Pianeta Rosso e individuare le variazioni della sua orbita.
Ora che il sismografo è posizionato e pronto, Insight potrà dedicarsi alla preparazione della sonda per la temperatura, HP3. Questo strumento, progettato dall’Agenzia Spaziale Tedesca, sarò posizionato ad una profondità di 5 m nel suolo marziano ed impiegherò circa 6 settimane per raggiungere il suo obiettivo. Una volta in posizione, potrà effettuare le misurazioni del calore proveniente dall’interno del Pianeta Rosso.
Una volta posizionati tutti gli strumenti, Insight potrà iniziare a raccogliere dati sulla struttura interna, il nucleo e la sismologia di Marte. In questo modo potremo avere molti dati sulla formazione dei pianeti rocciosi come la Terra, circa 4 miliardi di anni fa.
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