Trovare dei propellenti alternativi ai normali combustibili è di vitale importanza per le agenzie spaziali di tutto il mondo. Di progetti ce ne sono diversi in cantiere, ma di recente la NASA ha ottenuto un successo incredibile con qualcosa di particolare: l‘acqua. Apparentemente un test fatto su due piccole navicelle grosse appena 10 x 10 cm il cui propellente era non di meno che questo liquido; il realtà il successo è duplice in quanto le due astronavi in sé facevano parte di un altro esperimento.
Le due navicelle sono riuscite a stabilire una comunicazione radio e si sono lanciati comandi a vicenda. Il comando che una delle due ha inviato all’altra era di accendere il propulsore ad acqua, dove quest’ultima si trasforma in vapore. Ha funzionato. Si tratta dei CubeSats e se ne sentirà parlare spesso in futuro per quanto riguarda l’esplorazione spaziale.
Piccole navicelle della NASA spinte dall’acqua
Le dichiarazione del responsabile del programma: “Dimostrazioni come questa aiuteranno a far progredire le tecnologie che consentiranno un uso più ampio e più esteso di piccoli veicoli spaziali dentro e fuori l’orbita terrestre. Il team OCSD è molto lieto di continuare a dimostrare nuove capacità tecniche come parte di questa missione estesa, oltre 1,5 anni dopo lo spiegamento. È emozionante pensare alle possibilità offerte rispetto allo spazio profondo, organizzando autonomamente sciami di piccoli veicoli spaziali.”
Immaginare un futuro dove una nave madre inizia a mandare in giro per lo spazio uno sciame di droni minuscoli. Scenario da fantascienza, non c’è dubbio, ma potrebbe non essere così impossibile.