La sonda spaziale OSIRIS-REx della NASA ha effettuato con successo le operazioni di tuch-and-go (TAG) sull’asteroide Bennu. Questo significa che la sonda è riuscita a toccare brevemente la superficie dell’asteroide per catturare campioni di rocce e polveri da riportare sulla Terra per essere analizzati.
Il TAG sull’asteroide 101955 Bennu è stato effettuato con successo alle 00:12 di mercoledì 21 ottobre, e l’intera manovra è stata trasmessa sui canali streaming della NASA e sul sito dell’agenzia spaziale statunitense. Ma se avete perso l’evento non preoccupatevi, potrete trovare il video del Goddard Space Flight Center della NASA in coda a questo articolo.
Il team di OSIRIS-REx può quindi tirare un bel sospiro di sollievo, almeno per il momento. Il TAG è infatti una complicatissima operazione di robotica spaziale, in cui manovrare la sonda ed il suo braccio per la raccolta del campione e provocare inoltre una piccola esplosione sulla superficie di Bennu. Si può quindi immaginare quali e quanti sono i rischi che si potrebbero correre nell’effettuare questa operazione a distanza, una distanza notevole!
I ricercatori del team di OSIRIS-REx sono quindi più che soddisfatti del successo del TAG e potremmo dunque essere vicini allo studio di un pezzo di asteroide incontaminato, che potrebbe svelarci importanti informazioni sulla storia del nostro Sistema Solare.
OSIRIS-REx si è dunque avvicinata, nella notte tra martedì 20 e mercoledì 21, in Italia (al centro di controllo di OSIRIS-REx erano appena passate le 15:00), all’asteroide Bennu, effettuando una complicata discesa per cui ci sono volute 4 ore, fino al roccioso punto di atterraggio, chiamato Nightingale.
Una volta raggiunto il sito ed evitati tutti gli enormi massi, la sonda ha avvicinato i suo braccio robotico alla superficie di Bennu. Appena il braccio si è trovato nei pressi della superficie di Bennu, uno dei tre serbatoi di azoto pressurizzato è stato sparato per sollevare una nuvola di polvere e piccole rocce che potevano poi essere catturate nella testa del collettore del braccio in cui il campione sarà conservato in sicurezza sino al suo ritorno sulla Terra. L’effettiva procedura TAG è durata solo pochi secondi.
OSIRIS-REx è dunque riuscito a toccare Bennu correttamente. Ma per sapere se qualche campione è stato effettivamente raccolto dal collettore del braccio robotico, dovremo attendere sino a fine mese.
Ovviamente tutto il team si augura che tutto sia andato per il meglio, ma se sfortunatamente nessun frammento è stato raccolto, nessun problema! La sonda ha infatti ancora a disposizione 2 bombole di azoto per poter effettuare altri 2 tentativi per catturare un campione. Ovviamente speriamo non ce ne sia bisogno.
Subito dopo aver toccato la superficie, OSIRIS-REx ha subito acceso i suoi propulsori allontanandosi dall’asteroide Bennu e concludendo il TAG sulla sua superficie. Ora la sonda è di nuovo in orbita attorno a Bennu e vi rimarrà fino a fine anno. Nel 2021 poi intraprenderà il suo viaggio di ritorno verso casa, verso la Terra, per portarci quel prezioso campione che speriamo già custodisca al suo interno. Dopo un viaggio di due anni, il suo rientro è previsto il 24 settembre 2023.
Ph. Credit: NASA/Goddard/University of Arizona
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