Secondo un recente studio sembra che la nascita delle stelle in alcune galassie inquini l’ambiente ad esse circostante. Questa specie di “inquinamento cosmico” è stata identificata da un team di astronomi guidato da Alex Cameron e Deanne B. Fisher dell’ARC Center of Excellence for All Sky Astrophysics in 3 Dimensions (ASTRO 3D).
La nascita e la morte delle stelle è una causa di inquinamento cosmico
Il team di ricerca ha utilizzato un nuovo sistema di imaging presso l’Osservatorio WM Keck alle Hawaii per confermare che ciò che scorre all’interno di una galassia è molto più pulito di quello ciò che la galassia stessa emette nel cosmo circostante.
Come afferma infatti Deanne Fisher, professoressa associata presso il Centro di astrofisica e supercalcolo della Swinburne University in Australia, “enormi nubi di gas vengono trascinate all’interno delle galassie e utilizzate nel processo di creazione delle stelle”. Nella formazione stellare principalmente vi sono idrogeno ed elio, gas freschi e puliti.
Ma grazie ad un nuovissimo strumento, chiamato Keck Cosmic Web Imager, i ricercatori hanno dimostrato che “le stelle fatte da questo gas fresco alla fine respingono un’enorme quantità di materiale fuori dal sistema, principalmente attraverso le supernove. Ma questi materiali non sono più puliti: contengono infatti molti altri elementi, tra cui ossigeno, carbonio e ferro”.
Il processo di inondazione degli atomi nelle galassie, noto come “accrescimento”, e la loro eventuale espulsione, nota come “deflusso”, è un meccanismo importante che regola la crescita, la massa e le dimensioni delle galassie. Ma fino ad oggi la composizione dei flussi in entrata e in uscita era solo ipotizzabile. Questa dunque è la prima ricerca che studia e caratterizza l’intero ciclo in una galassia diversa dalla Via Lattea.
I flussi di gas dentro e fuori la galassia Mrk 1486
I ricercatori infatti hanno concentrato i loro sforzi su una galassia chiamata Mrk 1486, che si trova a circa 500 milioni di anni luce dal Sole e che sta attraversando un periodo di formazione stellare molto rapida.
Il dott. Alex Cameron, dell’Università di Oxford nel Regno Unito ha affermato che “abbiamo scoperto che esiste una struttura molto chiara su come i gas entrano ed escono. Bisogna immaginare che la galassia sia un frisbee rotante. Il gas entra relativamente incontaminato dal cosmo esterno, attorno al perimetro, e poi si condensa per formare nuove stelle. Quando quelle stelle in seguito esplodono, espellono altro gas, che ora contiene altri elementi“.
Gli elementi, che comprendono più della metà della tavola periodica, sono forgiati in profondità all’interno dei nuclei delle stelle attraverso la fusione nucleare. Quando le stelle collassano o diventano nova, gli elementi creati vengono catapultati nell’Universo, dove formano parte della matrice da cui emergono nuove stelle, pianeti, asteroidi e, sicuramente in almeno un caso (il nostro), la vita.
Foto di WikiImages da Pixabay