Il panettone è un tipico dolce milanese che fa parte delle tipiche tradizioni gastronomiche del Natale conosciuto e apprezzato in tutto il mondo, ma pochi conoscono realmente la sua storia. In realtà le origini di questo dolce non sono molto chiare e sfocia nella leggenda. Intorno agli inizi del Novecento, grazie ai miglioramenti delle macchine impastatrici, il panettone iniziò a essere esportato in tutto il mondo.
A Milano fino al 1900 erano in moltissimi tra fornai e pasticceri a produrre il panettone, oggi però le grandi ditte industriali di panettoni sono dislocate in tutta Italia, mentre nel milanese e nel torinese rimangono ancora tanti artigiani che producono il dolce secondo la ricetta tradizionale.
Due sono le leggende ad esso legate e che potrebbero corrispondere alla realtà: la prima fu Messer Ulivo degli Atellani. Innamorato di Algisa, bellissima figlia di un fornaio, si fece assumere dal padre di lei come garzone e, per incrementare le vendite, provò a inventare un dolce: con la migliore farina del mulino impastò uova, burro, miele e uva sultanina. Poi infornò. Fu un successo strabiliante, tutti vollero assaggiare il nuovo pane e qualche tempo dopo i due giovani innamorati si sposarono e vissero felici e contenti.
La seconda è che il cuoco al servizio di Ludovico il Moro fu incaricato di preparare un sontuoso pranzo di Natale a cui erano stati invitati molti nobili del circondario, ma il dolce, dimenticato per errore nel forno, quasi si carbonizzò. Vista la disperazione del cuoco, Toni, un piccolo sguattero, propose una soluzione: Con quanto è rimasto in dispensa, un po’ di farina, burro, uova, della scorza di cedro e qualche uvetta cucinò questo dolce.. Il cuoco acconsentì e, tremante, si mise dietro una tenda a spiare la reazione degli ospiti. Tutti furono entusiasti e al duca, che voleva conoscere il nome di quella prelibatezza, il cuoco rivelò il segreto: è il “pane di Toni“, ossia il panettone.
L’unica certezza è che il panettone è nato nel Medioevo ed è legato alle tradizioni dell’epoca che vedeva la preparazione, durante il periodo di Natale, di pani grandi e ricchi, serviti dal capofamiglia ai commensali. Per gli storici le prime tracce di questo dolce risalgono al 1606. All’epoca era più simile al pandolce di Genova, poiché non veniva molto lievitato. Nell’Ottocento la ricetta venne perfezionata diventando ciò che conosciamo oggi.
La forma attuale del panettone venne infine ideata negli anni Venti, quando Angelo Motta, prendendo ispirazione dal kulic, un dolce ortodosso che si mangia a Pasqua, decise di aggiungere nella ricetta anche il burro e di avvolgere il dolce nella carta paglia, rendendolo come lo vediamo oggi.
Foto di Décio Guanabarino Silveira Guanabarino da Pixabay
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