Ormai è dato assodato che ai tempi degli homo sapiens, quest’ultimi si siano incrociati spesso con i Neanderthal. Da qualche parte saranno nate solo lotte, ma in altri luoghi c’è stata una convivenza pacifica che ha portato i due ominidi a procreare insieme. Il risultato è che al giorno d’oggi molti europei hanno nei loro geni qualche traccia antica propri di Neanderthal.
Secondo un nuovo studio, per esempio, una donna su tre ha ereditato il recettore del progesterone dai suddetti. Il risultato di questa eredità? Avere una maggiore fertilità e quindi, anche se non sempre, più gravidanze e figli, ma non solo. Questo gene aiuterebbe a ridurre le emorragie all’inizio di ogni gravidanza e impedirebbe con più facilità gli aborti spontanei.
Madri moderne e Neanderthal
Le parole di Hugo Zeberg, ricercatore presso il dipartimento di Neuroscienze del Karolinska Institutet : “Il recettore del progesterone è un esempio di come le varianti genetiche favorevoli introdotte nell’uomo moderno mescolandosi con i Neanderthal possano avere effetti sulle persone che vivono oggi. La percentuale di donne che hanno ereditato questo gene è circa dieci volte maggiore rispetto alla maggior parte delle varianti geniche di questi ominidi.”
Il progesterone non è altro che un ormone. Secondo l’analisi del genoma di oltre 450.000 partecipanti, circa 244.000 presentano il recettore associato di questo ormone dei Neanderthal. Si tratta di quasi un terzo del totale. Il 29% presenta una sola coppia di tale recettore, mentre il restante 3% del totale ne presenta due. L’effetto di questa eredità è riuscire a portare a termine più gravidanze e allo stesso tempo ad averne di più.