Due esperimenti scientifici condotti presso la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) hanno dimostrato che i ragni sono in grado di tessere ragnatele in un ambiente privo di gravità, necessitando soltanto di una semplice risorsa: la luce. In assenza di gravità, quando non c’è il senso della disposizione spaziale, una fonte luminosa aiuta i ragni a orientarsi. Un recente studio, che appare sulla rivista Science of Nature, delinea i risultati di questi affascinanti esperimenti.
Ecco come fanno i ragni a tessere ragnatele in orbita
Quando si trovano sulla Terra, quindi in presenza di gravità, i ragni tessono ragnatele asimmetriche. Nello spazio, invece, le ragnatele risultano simmetriche, mostrando un comportamento anomalo. Lo studio dimostra che, dopo l’introduzione di una fonte luminosa nella Stazione Spaziale Internazionale, i ragni hanno iniziato a costruire ragnatele asimmetriche proprio come se fossero sulla Terra. È interessante notare che la scoperta è avvenuta per puro caso, il che ha rappresentato una gradita sorpresa.
Il primo esperimento avvenne nel 2008; in quell’occasione, i ragni hanno creato ragnatele totalmente simmetriche. Tuttavia, la fuga di uno di questi ragni e il suo spostamento in un altro luogo crearono scompiglio e scombinarono l’andamento degli esperimenti. Le loro ragnatele erano ormai un groviglio intricato, rendendo troppo difficile per gli scienziati decifrare correttamente ciò che stava accadendo. E a peggiorare le cose, le larve della mosca della frutta usate per nutrire i ragni sono sfuggite di mano, ed è stato quasi impossibile per gli scienziati vedere attraverso il vetro dell’ambiente in cui gli animaletti si trovavano.
Per questo motivo, quando nel 2011 si presentò una seconda possibilità per inviare i ragni nello spazio, gli autori dello studio colsero l’occasione al volo. Questa volta l’esperimento riguardava ragni tessitori di sfere di seta dorata, o Trichonephila clavipes, le cui ragnatele sono eccezionalmente asimmetriche. I due ragni rimasero ben separati nelle rispettive camere, e due esemplari della stessa razza di ragni vissero in ambienti identici a quelli della Terra, in modo da poter fare dei confronti.
L’osservazione richiese un periodo di due mesi e l’impiego di telecamere che scattavano immagini ogni cinque minuti. Gli scienziati spiegano di aver valutato l’orientamento del ragno in 100 ragnatele sulla base di 14528 immagini, di cui 14021 mostravano il ragno in posizione di riposo e potevano quindi essere utili per l’analisi. Molte ragnatele erano in effetti più simmetriche nello spazio che sulla Terra; tuttavia, diverse ragnatele erano asimmetriche se costruite con le luci accese. Questo suggerisce che la luce ha sostituito la gravità come guida per l’orientamento durante la costruzione della ragnatela.
Ph. credits: Foto di BioServe Space Technologies/University of Colorado Boulder