Il Nilo è sicuramente uno dei fiumi più riconosciuti del nostro pianeta. È stata la meraviglia che ha permesso la nascita e la crescita di diverse civiltà, gli antichi egizi su tutti ovviamente. Detto questo però, intorno al fiume ci sono sempre stati diversi misteri. Se una volta a far impazzire gli studiosi era l‘esatta ubicazione della fonte, di recente è stata invece l’esatta età di questa meraviglia naturale.
Finora si pensava che il Nilo avesse all’incirca 6 milioni di anni. Un nuovo studio suggerisce che ne abbia addirittura 30 milioni e una particolarità geologica ha permesso al suddetto di rimanere su sul percorso per tutto questo tempo. Apparentemente sotto il letto del fiume esiste una di cella di convezione che ha di fatto mantenere lo stesso tracciato nel corso degli anni. Senza particolarità, il Nilo sarebbe dovuto finire sempre più ad Ovest.
Le parole del geologo Claudio Faccenna dell’Università del Texas: “Una delle grandi domande sul Nilo è quando ha avuto origine e perché è persistito per così tanto tempo. Nonostante le molteplici modifiche su piccola scala che il drenaggio del Nilo deve aver subito negli ultimi 30 milioni di anni, il fiume è esistito senza interruzioni, collegando continuamente il rigonfiamento topografico etiope al Mar Mediterraneo.”
Tutto nasce dai cambiamenti del mantello terrestre che hanno permesso l’originarsi degli altopiani etiopi. Per il fiume si tratta di una discesa di 1,5 chilometri il che ha permesso di mantenere un tracciato del genere per tutto questo tempo. Oltre a ciò, anche l’attività del mantello profondo al di sotto della superficie sembra aver influenzato il tutto. In ogni caso, oltre ad aver rilevato dati importanti sul Nilo, lo studio e i dati raccolti potranno essere raccolti anche per lo studio di altri corsi fluviali con tali caratteristiche.
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