Sul web gira una quartina del famoso astrologo e veggente francese Nostradamus, vissuto dal 1503 al 1566, che secondo alcuni riguarderebbe la previsione dell’attacco alle Torri Gemelle dell’11 Settembre 2001. La quartina in questione è stata più volte ripresa nel corso di questi ultimi 18 anni, sia da siti internet, che da giornali e televisioni (ad esempio se ne parla in una puntata del programma Voyager del 2011).
Ecco che cosa recita la quartina attribuita all’astrologo francese:
“Nella città di Dio ci sarà un grande tuono, / due fratelli verranno straziati dal caos. / Mentre la fortezza regge, i grandi capi soccomberanno. / La terza grande guerra inizierà mentre la città brucerà”.
Secondo tutti quelli che ritengono che si tratti di una quartina profetica dell’attacco dell’11 Settembre, la città di Dio sarebbe quindi New York; i due fratelli sono le due torri del World Trade Center; mentre la fortezza è il Pentagono; infine la terza grande guerra sarà per forza di cose la Terza Guerra Mondiale.
Ma ci sono notevoli incongruenze riguardo questa presunta quartina di Nostradamus. Innanzitutto non si capisce per quale motivo New York dovrebbe essere la città di Dio, sarebbe più facile pensare a città come Gerusalemme o Roma, ma di certo New York non ci fa venire in mente nessuna divinità di nessun tipo. Al massimo la Grande Mela può ricordare il peccato.
Inoltre questa quartina sembrerebbe essere del 1654, risulta quindi praticamente impossibile che sia stata scritta da Nostradamus, dato che era già morto da quasi novant’anni. La quartina infatti è un falso, creato nel 1997 da uno studente universitario per dimostrare proprio il fatto che qualsiasi profezia abbastanza vaga, prima o poi incontrerà un evento per cui calza a pennello.
Lo studente canadese della Brock University, Neil Marshall, l’aveva infatti composta nel 1997 proprio con l’intento di dimostrare che prima o poi sarebbe accaduto qualcosa che potesse adattarsi alle sue parole. E così fu, se si decide però di ignorare i piccoli dettagli che non tornano, come la storia della città di Dio. Nessuna abilità di chiaroveggenza quindi, solo la nostra capacità di adattare delle parole sufficientemente vaghe ad un evento già accaduto e coinvolgente.
Va però fatto presente che l’ultima frase della “profezia” di Marshall, quella riguardante un’ipotetica terza guerra mondiale, è stata aggiunta successivamente. Non sappiamo comunque chi sia stato ad aggiungere l’ultimo verso.
Ma ci sarebbero comunque altre quartine, stavolta proprio di Nostradamus, che sembrerebbero adattarsi all’evento tragico delle Torri Gemelle, sempre però con alcuni piccoli particolari che non combaciano.
La quartina n° 97 della sesta centuria, così recita: “Cinque e quaranta gradi il cielo brucerà / fuoco si approssimerà sulla città nuova / nell’istante grande fiamma espanse brucerà / quando si vedrà dei Normanni fare l’esperimento”.
I quarantacinque gradi dovrebbero corrispondere, secondo gli studiosi di Nostradamus, alla latitudine di New York. (la città nuova, cioè New) Ma qui già incontriamo la prima inesattezza, la latitudine della Grande Mela non è infatti di 45°, bensì di circa 40°. Il fuoco e le esplosioni sarebbero l’unica parte calzante con l’evento storico, dato che anche i Normanni non è ben chiaro come possano essere coinvolti.
All’evento dell’11 Settembre è stata associata anche la quartina n° 86 della prima centuria: “Un terremoto di fuoco dal centro del mondo / farà tremare attorno alla Città Nuova: / i due grandi blocchi lungo tempo guerra si faranno / quindi Aretusa di nuovo il fiume arrossirà”.
Anche qui si è deciso che la “città nuova” fosse New York, ignorando tutte le altre città che hanno la parola nuova, in qualsiasi lingua, come parte del nome. La quartina è poi nel suo insieme molto, molto vaga e sia il centro del mondo che i due grandi blocchi, potrebbero rappresentare un’infinità di cose. Ma l’ultima frase è decisamente quella meno calzante. Perché dovrebbe essere tirato in ballo, in un evento così tragico, il mito di Aretusa? La mitica donna che facendo il bagno nuda, avrebbe conquistato il dio Alfeo, scappando poi in Sicilia, dove fu trasformata in fonte dalla dea Artemide.
Insomma si potrebbe continuare all’infinito, attribuendo molte altre quartine di Nostradamus a quello che è stato uno dei momenti più terribili della storia moderna. Basta soltanto forzate un po’ qualche frase, ignorarne un’altra e metterci molta fantasia, ed ecco che una quartina vaga e criptica si trasforma nella chiara predizione dell’attentato dell’11 Settembre al World Trade Center.
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