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Galaxy Note 7: sicurezza al top grazie al nuovo sistema Knox 2.7

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Samsung Galaxy Note 7 sta popolando, ormai da poco più di una settimana, le pagine delle maggiori testate online con focus sul nuovo terminale, il quale sta mettendo in mostra delle caratteristiche esclusive che non hanno avuto modo di trovare posto nelle anticipazioni che in questi ultimi mesi si sono rese disponibili online.

Dopo aver appreso del fatto di trovarci di fronte ad un terminale che è in grado di offrire il massimo dal punto di vista del display e della stabilità di ricezione in chiamata, grazie al sistema MIMO 4×4, torniamo sull’argomento Note 7 portando alla vostra attenzione il nuovo ambiente di sicurezza Samsung Knox 2.7. Scopriamolo insieme esaminando quanto appreso da SamsungNews.

Galaxy Note 7 conterà sul supporto di sicurezza Knox 2.7Samsung knox Galaxy S5

Galaxy Note 7 potrà interfacciarsi al nuovo sistema di sicurezza interno siglato Samsung Knox, giunto ora alla versione 2.7 (l’ultima release aggiornata disponibile). Il nuovo ambiente offre una protezione software aggiuntiva che si somma alla presenza dei sistemi di acceso esclusivo tramite scanning biometrico delle impronte e dell’iride.

Dati personali e, viste le circostanze dovute alla presenza di un device indirizzato agli utenti business, documenti importanti (che potrebbero cadere in mani sbagliate) sono soggetti ad un ulteriore step evolutivo sul piano della sicurezza.

Galaxy Note 7: il nuovo Knox

La sicurezza del sistema di protezione Knox 2.7 è garantita dall’implementazione di un nuovo kernel chiamato Flow Protection, che consente di gestire le chiamate alle funzioni hardware da parte del software attraverso un nuovo sistema di gestione interno che minimizza gli attacchi ed i problemi di sicurezza.

Uno degli attacchi più problematici è costituito dai cosiddetti Jump-Oriented Programming (JOP), i quali vengono utilizzati da un malintenzionato per garantirsi i privilegi root sui processi in caso vi fossero a monte dei sistemi di protezione come PIN e password. Una tipologia di attacco comune, che con il nuovo Note 7 Knox si è di molto ridotta.Note 7 Knox IRIS Scan

Il livello di sicurezza, inoltre, viene ulteriormente incrementato attraverso la congiunta presenza dell’IRIS Scan, il quale fornisce un ulteriore layer di protezione. L’efficacia dello scanner del’iride rispetto al classico sistema per le impronte digitali è già stato provato e viene in tal caso utilizzato per garantirsi l’accesso al sistema Knox. Il livello di sicurezza Note 7, dovuto quindi all’utilizzo delle nuove tecnologie, garantisce perciò un margine di sicurezza nettamente superiore rispetto al passato.

Un’ulteriore relativa sicurezza è dovuta all’introduzione della nuova Note 7 Secure Folder, una cartella crittografata dedicata che permette di gestire in privato contenuti multimediali ma anche file e documenti di ogni genere. Sulla base dei feedback registrati dagli utenti, la nuova funzione è stata studiata a garanzia del maggior livello di protezione possibile ed è attiva di default quale funzione integrata di dispositivo.

La sua configurazione, tra le altre cose, è davvero semplice ed intuitiva e consente anche di escluderla alla vista lasciandola lontana da occhi indiscreti (modalità invisibile).

Note 7 update: obiettivo sicurezza

Un sistema non aggiornato è un sistema vulnerabile. Galaxy Note 7, in tal caso non fa eccezione. Ed è proprio per questo che i responsabili IT hanno avviato un sistema in grado di garantire un ambiente sempre aggiornato contro i problemi di sicurezza dei device mobili. Il progetto va sotto il nome di Firmware Over the Air (FOTA) e promette aggiornamenti costanti da rilasciarsi per i device interessati sia tramite WiFi che rete cellulare.

https://youtu.be/nDWnAgxZdww

Tra l’altro, da ora, i responsabili IT delle grandi imprese (come le agenzie governativa) che hanno la necessità di gestire una grande mole di dispositivi sul fronte sicurezza, possono contare sul partenariato di Mobile Device Management di Samsung (MDM), in grado di completare le iscrizioni sia in modalità WiFi che da rete cellulare visto che, molto spesso, grosse agenzie pubbliche come il governo non possono adoperare le reti wireless interne per scopi di sicurezza.

Note 7 Knox 2.7: caratteristiche avanzate per la produttività

Le aziende si affidano a Microsoft Exchange e Active Directory per le attività di lavoro quotidiano. Knox 2.7 continua a supportare Active Directory Single Sign On (SSO), una funzione che consente agli utenti di connettersi a più applicazioni che utilizzano un meccanismo di autenticazione comune. Inoltre è stato notevolmente migliorato per supportare meglio questi servizi, con molti miglioramenti basati sul feedback degli utenti.samsung Knox 2.7 Note 7

Innanzitutto, esso consente la memorizzazione e la gestione di un massimo di cinque certificati S/MIME (firma digitale di cifratura per posta elettronica). In questo modo, gli utenti possono accedere a tutti i loro messaggi di posta elettronica, anche quelli che utilizzano chiavi di crittografia più vecchie.

Galaxy Note 7 Knox, inoltre, ha un sofisticato sistema di riconoscimento dei numeri di accesso con estensione. Infatti, con un formato ora compatibile con dialer-Exchange, il device si rende perfettamente in grado di tradurre in contatto il Numero di Accesso. Phone Book Access (PBA), inoltre, si rivela particolarmente utile per gestire l’accesso ai contatti tramite protocollo di connessione Bluetooth in auto, cosa finora non possibile a causa della precedente release applicativa ed alle sue restrizioni. Adesso possiamo scegliere se attivarlo o disattivarlo a nostra discrezione.

LEGGI ANCHE: Come attivare Knox su Galaxy S5.

Queste le novità del sistema integrato Knox 2.7 per Samsung Galaxy Note 7. Più sicurezza e produttività sul lavoro grazie al nuovo protocollo di sicurezza Samsung ed al supporto complementare all’hardware IRIS Scan. E voi lo utilizzate? Che ne pensate? Lasciateci pure le vostre opinioni e seguiteci per nuovi approfondimenti sul nostro sito.

Federica Vitale
Federica Vitalehttps://federicavitale.com
Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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