Quando lo scorso aprile il tetto della cattedrale di Notre Dame è andato distrutto a causa di un terribile incendio, i parigini e il mondo intero sono rimasti per giorni col fiato sospeso per vedere se la chiesa, antica di circa 800 anni, sarebbe sopravvissuta. Qualcuno però si è preoccupato di alcuni “ospiti” della cattedrale, che da anni abitano alcune parti della struttura: parliamo di tre colonie di api mellifere. Mentre ingegneri e tecnici sono ancora impegnati a pianificare la ricostruzione di quanto è andato distrutto a Notre Dame, queste api non solo sono sopravvissute, ma hanno ancora continuato a funzionare.
“Le api di Notre Dame, la cui fuga dall’inferno sembra un vero e proprio miracolo, continuano a prosperare e a lavorare per produrre miele durante i mesi estivi, proprio come hanno fatto ogni anno da quando hanno costruito le proprie colonie sul tetto della sagrestia nel 2013“, hanno dichiarato le autorità. “Quasi 10 mesi dopo che la cattedrale di Parigi è stata devastata dal fuoco, le tre colonie sono più attive che mai“.
Sibyle Moulin, che si occupa degli alveari, ha recuperato 66 chili di miele dai tre alveari lo scorso luglio. Recentemente li ha visitati per la prima volta dopo sei mesi e ha reso noto che le quasi 45.000 api sul tetto di Notre Dame sono in ottima salute, nonostante si trovassero molto vicine al fuoco dell’incendio divampato in aprile, dove si stima che le temperature abbiano raggiunto gli 800 gradi. Per fortuna, le api non erano abbastanza vicine al luogo della conflagrazione dell’incendio, poiché Moulin e altri non hanno trovato tracce di cera sciolta sul tetto.
“Non c’è niente che desti la nostra preoccupazione circa le condizioni di salute delle api. Il comportamento delle colonie è perfettamente normale“, ha detto Moulin. “Esse non sono molto attive in questo periodo dell’anno, ma è normale. Sembra che per ora vada tutto bene“. Gli alveari si trovano sul tetto della sacrestia, sul lato sud della cattedrale e sotto il tetto principale. Tuttavia, la struttura della cattedrale, gravemente danneggiata, è ancora instabile e c’è il rischio che le particelle di piombo dal tetto possano compromettere la salute delle api; ma Moulin ha in programma di continuare a monitorare gli alveari nei prossimi mesi.
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