Un team di astronomi ha scoperto due piccole nubi di future stelle intrappolate nel vento nucleare incandescente che soffia dal centro della nostra galassia. Si tratta di due gelide nubi di idrogeno gassoso, che si trovano alla temperatura di -240 °C e trasportano una massa pari a quella di 200 volte il Sole.
Queste nubi in condizioni normali darebbero la vita a numerose stelle, ma i venti caldi che provengono dal centro galattico glielo impediscono. Sembra infatti che queste due piccole nubi di future stelle, viaggino come proiettili proprio in direzione dei venti caldi e ad alta energia che provengono dal centro della Via Lattea.
I gas che investono le due nubi rischiano di smantellarle e disperdere il materiale che un giorno potrebbe formare una stella. Come spiega Naomi McClure-Griffiths, coautrice dello studio e astrofisica dell’Australian National University, quando le nubi perdono “molta massa, perdono parte del materiale che potrebbe essere utilizzato per formare stelle, e se ne viene perso abbastanza, la galassia non può più formare stelle”. Sarebbe un vero peccato se ciò accadesse, dato che queste nubi di gas freddo sono rare nella moderna Via Lattea, specialmente nella zona centrale dove dominano i venti nucleari della galassia.
Le due nubi fredde individuate in questo studio si trovano infatti nella pericolosa posizione alla base dell Bolle di Fermi, due enormi sfere di gas caldo e raggi cosmici che svettano dal centro della via lattea per 25.000 anni luce su ciascun lato, nate da una forte esplosione di Sagittarius A*, il buco nero supermassiccio al centro della nostra galassia. Nonostante siano nate qualche milione di anni fa, le Bolle di Fermi sono ancora incredibilmente calde, con una temperatura di 5700 °C.
Di certo questa temperatura è letale per le piccole nubi fredde da cui potrebbero nascere stelle. Ma come sono finite le due piccole nubi di future stelle in questo inferno incandescente? I ricercatori non hanno ancora una risposta certa a questo quesito. Il buco nero al centro della Via Lattea infatti non è attivo da molto tempo, né contiene abbastanza stelle vicino al suo centro per creare il tipo di spinta necessaria per spingere le nubi di gas.
Non ci resta dunque che attendere ulteriori nuovi studi per sapere di chi è la colpa se quelle stelle non nasceranno mai.
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