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Numero 888 per la sicurezza delle donne: gli attivisti ne criticano il servizio

È stato attivato un numero 888 per proteggere le donne che viaggiano da sole. Questo servizio però è stato molto criticato dagli attivisti, in quanto viene descritto come un cerotto e affermano che la soluzione per la violenza maschile non è di certo controllare ancora di più le donne. Il servizio proposto consente attraverso un’app o chiamando e inviando un sms al numero 888, attivando il tracciamento GPS.

Se la persona non riesce a raggiungere il luogo e l’orario stabilito, il servizio da avvisi automatici ai contatti di emergenza e ai propri famigliari. L’amministratore delegato di BT Philip Jansen ha aperto la strada all’idea dopo essere stato riempito di “oltraggio e disgusto” per gli omicidi di due donne.

 

Numero 888 per la sicurezza delle donne, sarà veramente utile questo servizio?

Si spera che il servizio sia disponibile già entro Natale e che venga reso disponibile per chiunque si sentisse vulnerabile ed in pericolo. Tuttavia gli scettici pensano che questo sforzo non sia abbastanza sufficiente per i problemi sottostanti. Affermano inoltre che bisogna estirpare la radice e non tamponare con un cerotto sui problemi esistenti.

Apparte queste critiche, il progetto risulta essere valido ed è esattamente il tipo di innovazione che si dovrebbe utilizzare da subito. L’app potrebbe essere utilizzata anche se si fanno viaggi in taxi o con mezzi pubblici. Inoltre un ulteriore funzione è quella di consentire agli utenti di inviare un avviso con un solo tocco alla polizia.

Ciò che sarebbe innovativo è riparare il nostro sistema di giustizia penale rotto che attualmente non fa vittime, o creare campagne di sensibilizzazione potenti e coinvolgenti rivolte agli uomini, o aumentare notevolmente i finanziamenti ai servizi specializzati. Libertà e diritti non dovrebbero essere annullati per fare più spazio e scuse per la violenza maschile.

Finanziare un’app, mentre le sopravvissute continuano a essere deluse dai sistemi sanitari e di giustizia penale non è la risposta. Secondo numerose ricerche sappiamo che solo l’1% degli stupri viene condannato, quindi c’è bisogno di fare di più per bloccare la continua e sempre più in aumento violenza sulle donne.

Foto di TréVoy Kelly da Pixabay

Annalisa Tellini

Musicista affermata e appassionata di scrittura Annalisa nasce a Colleferro. Tuttofare non si tira indietro dalle sfide e si cimenta in qualsiasi cosa. Corista, wedding planner, scrittrice e disegnatrice sono solo alcune delle attività. Dopo un inizio su una rivista online di gossip Annalisa diventa anche giornalista e intraprende la carriera affidandosi alla testata FocusTech per cui attualmente scrive

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