Foto di Nathan Dumlao su Unsplash
Siamo abituati a vedere grosse nuvole che circondano le vette delle montagne. Se ci si sofferma a pensare come mai avviene questo, viene da sé arrivare alla conclusione che semplicemente le formazioni spinte dal vento si incagliano alla roccia che trovano per la loro strada. Ma non è tutta la verità, alcune di queste di fatto nascono in quel mondo e di recente gli scienziati sono finalmente riusciti a capire perché avviene tutto questo.
Spesso le nuvole possono nascere dalle montagne a causa della presenza di una particolare roccia, il feldspato. La caratteristica principale è la porosità del materiale in questione. I pori favoriscono l’attaccamento delle molecole d’acqua che nelle condizioni giuste di temperature iniziano a congelarsi, l’inizio del processo.
Le parole dei ricercatori dell’Università della Tecnologia di Vienna: “Abbiamo posizionato un pezzo di feldspato nella camera a vuoto del microscopio e lo abbiamo diviso a metà per ottenere una superficie incontaminata e pulita. Siamo rimasti perplessi dai risultati: le immagini della superficie sembravano diverse da quanto previsto dalle teorie comuni. Il legame si stabilisce molto facilmente e rapidamente ed è anche molto stabile. Per rimuovere lo strato di idrossile dal feldspato, bisognerebbe riscaldarlo ad alta temperatura.”
Il funzionamento delle molecole d’acqua a contatto con il feldspato è importante in quanto questa roccia è fondamentale per il ciclo dell’acqua. Capirne meglio gli aspetti permette quindi di comprendere ancora di più uno dei processi alla base della vita, appunto il ciclo dell’acqua, che attualmente è influenzato in modo pesante dai cambiamenti climatici.
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