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Oceani: continuano a salire le temperature dell’acqua

Secondo i dati del governo degli Stati Uniti, la temperatura della superficie degli oceani a livello globale hanno raggiunto un nuovo record storico, causando onde di calore marino che hanno colpito ovunque. I dati preliminari raccolti e diffusi della National Oceanic and Atmospheric Administration mostrano che la temperatura media della superficie dell’oceano è stata di 21,1°C dall’inizio di aprile di quest’anno, superando di fatto il precedente record di 21°C registrato nel 2016.

 

Oceani sempre più caldi

Gli scienziati del clima hanno dichiarato che l’evento potrebbe essere un segnale di un probabile modello di El Niño nel Pacifico tropicale entro la fine dell’anno, il quale aumenterebbe il rischio di condizioni meteorologiche estreme e di sfidare ulteriormente i record di calore globale. I periodi di La Niña, apparizioni dal raffreddamento nell’oceano Pacifico centrale ed orientale e da venti commerciali più forti, hanno una forte influenza raffreddante sulle temperature globali. Durante i periodi di El Niño, invece, le temperature dell’oceano in quelle regioni sono più calde del solito e le temperature globali vengono spinte verso l’alto.

Più del 90% del calore causato dall’aggiunta di gas serra all’atmosfera proveniente dalla combustione di combustibili fossili e dalla deforestazione è stato assorbito dall’oceano. Uno studio recente ha mostrato che questa capacità di assorbire il calore sta portando a un riscaldamento eccessivo anche delle parti più in profondità andando a sconvolgere habitat ancora più fragili.

Gli effetti delle onde di calore marino includono un aumento della temperatura dell’aria, una maggiore energia nei sistemi meteorologici e un impatto sulla vita marina. Il team di scienziati internazionali studia le onde di calore marino, definite come una zona dell’oceano in cui le temperature si trovano tra il 10% più alte mai registrate in quel periodo dell’anno per almeno cinque giorni consecutivi.

Giacomo Ampollini

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